Imu agricola, Ginato e Crimì (PD): bene scelte del Governo su parametri e proroga
Venerdi 23 Gennaio 2015 alle 18:01 | 0 commenti
I deputati vicentini del Partito Democratico Federico Ginato e Filippo Crimì esprimono soddisfazione in merito all’approvazione da parte del Governo nel Consiglio dei Ministri straordinario di un decreto legge che rivede i parametri dell’Imu sui terreni montani, reintroducendo i criteri Istat anche per il 2014, e che proroga il termine di pagamento al 10 febbraio
Ginato:
Un passo importante che è anche dimostrazione della capacità di ascolto di questo Governo. Avevamo spinto per arrivare a questa soluzione che ritengo necessaria e doverosa, sia per le incertezze che accompagnavano il tributo sia per l’introduzione di un criterio che così come fissato non teneva conto delle reali specificità dei territori. Questo passaggio, con la reintroduzione delle esenzioni, è fondamentale per dare garanzia di stabilità anche per il futuro e per rispondere alle legittime richieste di aree svantaggiate, quali sono quelle montane, e di un settore, come l’agricoltura, che deve essere valorizzato e promosso. Per il bene dell’economia dei territori e per la cura e tutela dell’ambiente.
Crimì:
Molto bene il decreto che il Consiglio dei Ministri straordinario di oggi ha approvato in materia di esenzione IMU. È stato sciolto un nodo che aveva destato diverse perplessità . I nuovi criteri per il pagamento prevedono l’esenzione totale per 3456 comuni, quasi 2000 in più rispetto alla precedente versione, e parziale per 655 comuni. Di fatto tutti i comuni montani sono esenti dal pagamento  dell’imposta e i comuni semi montani sono assoggettati ad uno sgravio. Nelle settimane passate avevo raccolto diverse lamentele su questo tema. Con il nuovo provvedimento diversi comuni montani del vicentino non verranno penalizzati e le attività agricole presenti non dovranno far fronte ad una tassa rilevante come quella  che si prospettava con la rata dell'IMU. Gli agricoltori montani sono stati colpiti duramente dalla crisi nell’ultimo anno, vedendo crollare drasticamente i propri redditi a fronte di un aumento dei costi di coltivazione in una situazione già di per sé difficile. Con la manovra si è andati nella giusta direzione. Dobbiamo infatti sostenere i nostri agricoltori che ogni giorno lottano per mantenere  coltivati questi terreni e renderli produttivi.
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