Imprese vicentine e il caso dell'ex Lametal, Fim-Cisl: preparatevi a denunciarci tutti
Mercoledi 6 Novembre 2013 alle 15:14 | 0 commenti
 
				
		FIM-CISL Vicenza - Leggiamo in questi giorni, nelle cronache locali, lo specifico caso della ex Lametal, oggi appartenente al Gruppo Giona, un primo impatto ci potrebbe far pensare all’ennesima crisi dell’ennesima impresa soffocata dalle imposte, soffocata dalla burocrazia e con tutte le motivazioni del caso che possono portare un impresa nel vortice del declino. Tutte motivazioni plausibili, non vogliamo però ragionare di questo, vogliamo ragionare bensì di stile imprenditoriale.
Sia chiaro, la Fim Cisl di Vicenza non ha nessun associato in questa  impresa, come dicevamo è una delle tante, forse troppe imprese in questa  situazione.
Risulta necessario però a questo punto fare dei  distinguo, sono dovuti e devono essere il punto di partenza se vogliamo  continuare a ragionare di sistema industriale nel nostro territorio, è  ben noto difatti che come Fim Cisl da lungo periodo ci dichiariamo  disponibili a percorsi di condivisione e partecipazione nelle imprese,  ma le imprese ed in particolare chi le rappresenta, devono cominciare un  percorso assolutamente diverso da quello attuale.
Pur  riconoscendo che molti sono gli imprenditori che hanno praticato e  praticano una mission sociale nella loro azienda, non possiamo esimerci  dal denunciare pubblicamente che molte, troppe sono le imprese con  atteggiamenti deprecabili come quella citata in apertura.
Basterebbe  andare nelle cancellerie dei tribunali ed avere la pazienza di leggere  le relazioni dei commissari, per capire che in un buon 90% dei casi le  imprese che tentano di accedere alle procedure concorsuali non hanno  esito positivo per motivi che spesso hanno anche risvolti di carattere  penale.
Ed ora quindi, tornando alla Ex Lametal di Oliero ci  troviamo a leggere che questi lavoratori hanno fatto da banca alla  propria impresa lavorando per mesi senza ricevere il legittimo  stipendio, non si sono visti rimborsare il credito irpef dovutogli, non  bastasse si vedono profilare lo spettro della chiusura, si arrabbiano  legittimamente e cosa ricevono in tutta risposta?
La minaccia di un esposto alla magistratura!
Dobbiamo  essere chiari, giusto perché non ci sia un tentativo di inversione dei  ruoli, in questa vicenda non sono di certo i Lavoratori ad essere i  delinquenti da denunciare alla magistratura, in quanto se così fosse,  essendo questi non di certo gli ultimi Lavoratori ad assumere posizioni  di protesta, lor signori non abbiano dubbi
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