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“Imprenditori di cuore”, defibrillatori nei luoghi di lavoro

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 19 Febbraio 2016 alle 15:16 | 0 commenti

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"Imprenditori di Cuore" è un'iniziativa lanciata da Confartigianato Vicenza che intende diffondere nelle sedi aziendali i defibrillatori cardiaci, mettendoli a disposizione della comunità di riferimento. Fedele anche al suo ruolo di attore sociale, Confartigianato sta infatti promuovendo questo progetto tra i suoi iscritti, suscitando anche l’interesse delle amministrazioni comunali, dei gruppi sportivi e di varie realtà aggregative che operano nel territorio.

“Imprenditori di Cuore” (www.imprenditoridicuore.it) ha quindi l’obiettivo di creare una rete di soggetti che, consapevoli del proprio ruolo nella comunità, investono nella prevenzione del rischio in azienda installando un defibrillatore, creando così una risorsa che potrà essere utile anche a chi si occupa di primo soccorso e alla comunità, che potrà conoscerne l’esistenza e l’ubicazione tramite geolocalizzazione web.
Il prodotto scelto racchiude l’eccellenza Italiana: si tratta infatti del defibrillatore semiautomatico Rescue Sam, sviluppato e prodotto in Italia da Progetti S.r.l, in grado di identificare la necessità di somministrare una scarica elettrica e di guidare con istruzioni precise (anche vocali) chi interviene.

Sono molti i motivi per cui un’azienda può decidere di aderire e dotarsi quindi di un’apparecchiatura del genere, acquistandola in forma convenzionata grazie a Confartigianato Vicenza. Prima di tutto, la consapevolezza che l’arresto cardiaco è la prima causa di morte in Italia (ma se si interviene tempestivamente la probabilità è limitata al 20%) e che quindi è quanto mai utile far parte di una rete “salvavita” extra ospedaliera di pronto intervento; senza dimenticare, nel contempo, che avere installato un defibrillatore in azienda vuol dire anche aumentare la sicurezza dell’imprenditore, dei collaboratori, della clientela e dei cittadini in genere.

“Imprenditori di Cuore – commenta il presidente Agostino Bonomo- è una concreta dimostrazione di quella ‘responsabilità sociale’ di cui molto si parla e che Confartigianato mette in pratica. Il nostro impegno e la nostra attenzione, infatti, sono rivolti anche verso le comunità in cui operano le aziende, attraverso quegli imprenditori che al benessere del territorio contribuiscono”.

Naturalmente, non basta possedere un defibrillatore, ma serve saperlo usare: per questo Confartigianato Vicenza, accanto al dispositivo vero e proprio, è in grado di proporre alle aziende un “pacchetto” che prevede, oltre al mantenimento in efficienza dello strumento, anche un servizio di formazione per il suo corretto utilizzo, con relativi aggiornamenti.
Inoltre, l’iniziativa “Imprenditori di Cuore” intende promuovere momenti di confronto con soggetti che si occupano di salute (istituzioni e associazioni di volontariato) in un’ottica di prevenzione e riconoscimento di alcune patologie.
Attualmente, sono già una trentina gli imprenditori che hanno aderito all’iniziativa, e tanti altri hanno già manifestato interesse per il progetto.

“Il decreto Balduzzi - commenta Ivan Mangone, direttore generale di Progetti srl-, ha dato un segnale forte di attenzione alle problematiche cardiache; ma non è sufficiente definire un obbligo, bisogna cambiare la cultura del soccorso, partendo proprio dai luoghi dove le persone passano la maggior parte del tempo quali, appunto, gli ambienti di lavoro. Le aziende che si dotano di defibrillatori garantiscono non solo la propria sicurezza, ma ne ampliano il raggio all’intera comunità”.

Con “Imprenditori di Cuore” Vicenza si qualifica a diventare laboratorio per una buona pratica che potrà trovare sviluppo, nel sistema Confartigianato, anche a livello regionale e nazionale.
Alla presentazione dell’iniziativa erano presenti i direttori sanitari dell’Ulss 6 Simona Aurelia Bellometti, e dell’Ulss 3, Bartolo Simoni, il vice sindaco di Castelgomberto, Giuliano De Franceschi e il sindaco di S. Pietro Mussolino, Gabriele Tasso.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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