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Presidio Permanente NoDalMolin - Quello a cui stiamo assistendo sulla questione di Site Pluto e sulla volontà statunitense di creare un nuovo centro d'addestramento per le proprie truppe è l'ennesimo teatrino indegno dell'imposizione e della menzogna. Ancora una volta il territorio vicentino e i suoi abitanti vengono messi di fronte al progetto già deciso e discusso nelle segrete stanze dei militari a stelle e strisce e dei loro portaborse in divisa italiani.

Una vergogna che, come sempre, non trova nessun degno oppositore nel vuoto pneumatico del parlamento italiano, con gli onorevoli impegnati a far le vacanze e in ogni caso abituati a stendersi a mo di zerbino di fronte alle pretese nordamericane.

E così, del progetto non si sa nulla, se non quel che si intuisce: che devasterà il bosco dei colli berici, che sarà impenetrabile agli occhi dei vicentini - grazie a un muro alto quanto una palazzina di tre piani - che ospiterà centinaia di soldati pronti a giocare alla guerra. Quel che è avvolto nel mistero, i vicentini possono intuirlo dal destino di altri territori divenuti centri d'addestramento e poligoni di tiro: uso di munizionamenti tossici e inquinanti, devastazione ambientale, occupazione militare di un territorio, insicurezza sanitaria e sociale.

Noi non abbiamo intenzione di tacere di fronte a questa ennesima menzogna. Vogliamo, da sempre, una città e un territorio liberi dalle servitù militari e padrone del proprio destino e continueremo a mobilitarci per ottenere questo risultato, indignandoci di fronte all'arroganza e all'imposizione. Altri guardano a Vicenza come alla colonia da depredare. Mercoledì 29 agosto faremo una prima assemblea pubblica per discutere insieme questa questione. Con noi ci sarà Antonio Mazzeo, giornalista esperto di questioni militari e profondo conoscitore di Africom e del ruolo di Vicenza nello scacchiere strategico internazionale. Ore 18.30, Festival NoDalMolin per i beni comuni.