Impianti rifiuti, Conte e Pepe: per controlli serve soggetto indipendente
Venerdi 29 Giugno 2012 alle 17:11 | 0 commenti
Regione del Veneto - L'assessore regionale all'ambiente Maurizio Conte ed il direttore dell'Arpav Carlo Emanuele Pepe intervengono oggi sulla presa di posizione dell'Associazione Nazionale Sorveglianza Ambientale e Controllo - ANSAC rispetto alle nuove procedure di vigilanza e controllo sul corretto funzionamento degli impianti di smaltimento e recupero di rifiuti. Ansac lancia un appello all'indipendenza dei controllori, definendo il lavoro svolto da Arpav sì efficace, ma in sostanza non sufficiente.
«È opportuno ricordare - sottolineano Conte e Pepe - che la delibera di Giunta 863 del 15 maggio scorso contempla l'opportunità di prevedere il Soggetto Terzo Indipendente tra le figure che partecipano all'attuazione del Piano di Monitoraggio e Controllo e che tale opportunità è stata, tra gli altri, argomento di discussione tra Regione Veneto, Province e A.rpav. In merito, gli Organi di controllo avevano evidenziato che l'esperienza pregressa può considerarsi non del tutto positiva ribadendo, tra l'altro, la difficoltà a garantire il giusto grado di indipendenza tra Gestore e controllore terzo, posto che l'individuazione di quest'ultimo viene effettuata con assoluta discrezionalità nella scelta da parte della ditta medesima. Province e Arpav hanno inoltre sottolineato che la previsione del controllore terzo nell'ambito dei procedimenti di Autorizzazione Integrata Ambientale introduce una prescrizione più restrittiva di quella prevista dalla fonte normativa nazionale di riferimento». Province e Arpav hanno proposto di eliminare la previsione che la predisposizione ed attuazione dei vari piani di controllo esistenti (PC, PSC e PMC) dovesse essere effettuata da parte di soggetti qualificati e indipendenti, facendo salvo il fatto che detta figura continui a sussistere nel PSC e nel PC in quanto prevista dalle fonti normative di riferimento. Al riguardo è stata ribadita la necessità di valorizzare oltremodo le funzioni già svolte a livello istituzionale da Arpav implementando, anche in conseguenza di segnalazioni effettuate da terzi in ordine alla bontà dei comportamenti tenuti dai gestori, o a fronte di particolari esigenze di salvaguardia ambientale ed igienico-sanitaria rappresentate dai soggetti pubblici e privati interessati, l'effettuazione di controlli mirati fuori da quelli programmati. «Ci sentiamo in dovere di ribadire - proseguono Conte e Pepe - che le misure adottate dalla Regione del Veneto sono state assunte a fronte della volontà di conformarsi alle vigenti norme europee e nazionali di settore, con particolare riferimento ai Sistemi di Certificazione Ambientale. Così si è inteso rendere ancora più obiettiva, incisiva e trasparente l'attività di controllo sugli impianti di smaltimento dei rifiuti. Così inoltre si valorizzano gli strumenti di controllo pubblico, riconosciuto più qualificato, trasparente ed effettivamente "indipendente". Se la semplificazione amministrativa è un obiettivo delle pubbliche Amministrazioni, in questo modo si rafforzerà il già efficace sistema di controllo garantito dalle Province e dall'Arpav, che impiega per questo personale con provata competenza tecnico professionale, peraltro nella veste di Pubblico Ufficiale e di Ufficiale di Polizia Giudiziaria. In accordo tra ogni singola Provincia e l'Arpav competente per territorio, è attualmente in fase di elaborazione un protocollo generale di intervento che prevede l'effettuazione di controlli mirati specie in quelle situazioni che abbiano destato o possano ragionevolmente destare allarme o pericolo per la collettività , nonché interventi ispettivi a spot, senza preavviso, al fine di poter verificare lo scrupoloso e costante rispetto dei rigidi criteri di gestione e funzionamento degli impianti. Insomma, il terzo controllore, nel miglioramento delle azioni sinergiche tra gli Enti pubblici, diviene un organismo doppione e di questi tempi, le scelte strategiche anche d'economia, divengono un obbligo».
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