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"Immobili comunali vendonsi" in centro: la Vicenza del "pié veloce" Achille Variati si popola di gatte... frettolose

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 10 Giugno 2017 alle 15:36 | 0 commenti

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La faccenda è nota, per la parte gaudiosa, a chi legge i media tanto cari alla città che conta (i propri interessi), mentre, per quella dolente, è chiara a nostri lettori e ad alcuni settori dell'opposizione e della maggioranza "responsabile", vedi oggi Isabella Sala ed Ennio Tosetto, che pensa anche se non solo al bene di tutta la città. Ebbene Achille Variati annuncia il 3 gennaio che bisogna far presto nel far studiare un progetto per la riqualificazione e la cessione al mercato tramite fondi immobiliari di prestigiosi immobili publici in centro città, progetto (lui dice gratuito ma nel mondo degli affari di gratuito conosciamo... nulla) a Investire Sgr, la società di gestione di due dei quattro fondi che hanno attentato a centinaia di milioni di euro dei correntisti postali che li avevano comprati costringendo Poste a rapidi e costosi ristori per non perdere la faccia.

Denunciamo subito, il 7 gennaio e a seguire (qui tutto) nel silenzio e nella complicità degli altri media tradizionali, la fretta di Variati e i soggetti coinvolti; alcuni, vedi Liliana Zaltron del Movimento 5 Stelle alzano la voce in consiglio comunale, altri nicchiano e il sindaco sembra rallentare tirando ma tira ballo, per silenziare i dubbi, anche un fondo collegato a Cassa Depositi e Prestiti, di cui è membro del Cda e che il governo sta sempre più salassando facendola partecipare con centinaia di milioni di euro dei correntisti postali che le sono affidati a operazioni di cui, in futuro, potremmo tragicamentye pentirci visto che vanno dalle ricapitalizzazioni di Alitalia fino a quelle di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca passando per il finanziamento dei buchi di Sorgenia, ex Gruppo De Benedetti.

Ma oggi Variati rompe gli indugi, innesca la penna dei nostri amici amanuensi di via Fermi e, coi soliti motto di "bisogna far presto" e "ora o mai più", gli stesso usato, ad esempio, per la Fiera di Vicenza pro Rimini, la Tav Tac anti Unesco, per l'Aim Vicenza in minoranza nel club veronese e chi più ne ha più ne metta,  cosa fa?

Quello che vi facciamo leggere da chi l'ha ben raccontato "specchiando" il Variati pensiero registrando le prime reazioni (qui quella di Matteo Celebron, più tardi le altre già annunciate da Francesco Rucco e Liliana Zaltron, e facendo una sola annotazione: se il 25 maggio Pietro Cotròn avanzava su queste pagine, web, un dubbio sulla Vicenza che non gode più perchè gli amministratori di Variati sarebbero affetti da eiaculatio precox, oggi noi prendiamo atto che Vicenza è sempre più la città dei gatti, ma che la loro mamma tipica del secondo e morente mandato del piè velcoe Achille Variati è quella frettolosa.

Il direttore

 

IL FONDO IMMOBILIARE. In piazza Biade un hotel al posto dell'edificio che ospita l'anagrafe: ceduti anche altri immobili comunali per creare appartamenti, uffici e negozi

Un albergo in piazza, primo ok del Comune

di Nicola Negrin, da Il Giornale di Vicenza
Variati accelera: presto in giunta la maxi operazione La vendita e la trasformazione dei palazzi pubblici consentirà di costruire la sede dei vigili e la biblioteca

«Questo è un treno che potrebbe non passare più». Achille Variati non parla dell'alta velocità. Ma l'operazione è altrettanto importante perché è destinata a cambiare in maniera radicale il volto del centro storico. Prende il nome di fondo immobiliare. Tradotto significa: sistemare, vendere e dismettere i palazzi comunali per consentire di realizzarvi all'interno hotel (uno in piazza Biade), appartamenti (numerosi), strutture per anziani (all'ex Giusti) ristorante (all'ex Fiera), uffici e negozi. Il tutto guadagnando quattrini per la creazione del nuovo comando dei vigili all'ex Domenichelli e della nuova biblioteca all'ex Giuriolo. La proposta per far scattare il valzer degli immobili giace da più di sei mesi sul tavolo della giunta che, dopo il benestare della (quasi tutta) maggioranza, ha deciso di schiacciare definitivamente il pulsante play. IL PRIMO VIA LIBERA. La premessa prima di tutto: ciò non significa che domani mattina l'amministrazione comunale attaccherà fuori dai propri immobili il cartello vendesi. Il progetto è molto più complesso. Ma se fino a questo momento ci si è limitati alle parole e alle analisi di documenti, adesso l'esecutivo di palazzo Trissino ha deciso di compiere un passo in più. «Questo - ammette Achille Variati che ha voluto incontrare la sua maggioranza giovedì sera - è un treno che potrebbe non passare più. Certo, abbiamo bisogno di alcune verifiche tecniche, voglio che i miei consiglieri siano convinti, ma se perdiamo altro tempo potremmo non trovarci più in queste condizioni». Ecco perché, dopo il vertice dei giorni scorsi in cui tutti (fatta eccezione per l'assessore Isabella Sala e il consigliere comunale Ennio Tosetto) hanno dato il via libera, la giunta si riunirà nei prossimi giorni per ratificare l'operazione: «Firmeremo un documento - precisa l'assessore Michela Cavalieri - nel quale diciamo a Investire che siamo propensi a proseguire con la loro manifestazione d'interesse. Autorizziamo la Sgr ad andare da Invimit a chiedere i quattrini». Nel frattempo scatteranno una serie di consultazioni con i portatori d'interesse della città. «E a settembre - aggiunge - dopo un'ulteriore fase di approfondimento tecnico e finanziario si stabilirà se proseguire».I FONDI NECESSARI. Un primo passo nel frattempo è stato compiuto. Ed è quello fondamentale per salire sul treno di Invimit. Il nome potrebbe non dire granché ma, detta sinteticamente, si tratta dell'erogatore dei fondi necessari (circa 50 milioni) per far scattare l'operazione. «È una società di gestione del risparmio del ministero dell'Economia - precisa Cavalieri - che ha come mission istituzionale quella di aiutare i Comuni a valorizzare il proprio patrimonio immobiliare». È un soggetto pubblico e ha un budget di 700 milioni: «Alcuni dei quali - precisa Achille Variati - se ne sono già andati, considerato che si stanno muovendo le grandi città. Non possiamo aspettare un anno e dire "teneteci buoni i fondi"; bisogna agire». Cosa che avverrà già dai prossimi giorni quando, in seguito alla delibera della giunta, sarà inoltrato il piano del fondo immobiliare ad Invimit «per blindare le risorse». L'OPERAZIONE. Liberarsi del proprio patrimonio per sistemarlo e farci alberghi, appartamenti di pregio e altro non è da poco. L'amministrazione lo sa bene. Per questo, prima di procedere con il primo passo, ha chiesto una comparazione a uno studio di consulenza, Nomisma, che ha definito l'operazione «conveniente» e anche vantaggiosa «rispetto al mantenimento dello status quo che porterebbe il Comune a spendere 15 milioni di euro di manutenzione degli immobili in 18 anni». La rassicurazione della società che realizza attività di ricerca e consulenza economica potrebbe non bastare. «Per questo - assicura l'assessore al bilancio - abbiamo avuto garanzie sul fatto che il Comune non si assuma rischi di carattere finanziario, perché per noi è solo un'operazione immobiliare». Ecco perché, se qualcosa non andrà per il verso giusto (se il fondo non dovesse essere performante come previsto), «i soldi necessari saranno aggiungi da Invimit; non da noi».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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