"Immobili comunali vendonsi" in centro: la Vicenza del "pié veloce" Achille Variati si popola di gatte... frettolose
Sabato 10 Giugno 2017 alle 15:36
La faccenda è nota, per la parte gaudiosa, a chi legge i media tanto cari alla città che conta (i propri interessi), mentre, per quella dolente, è chiara a nostri lettori e ad alcuni settori dell'opposizione e della maggioranza "responsabile", vedi oggi Isabella Sala ed Ennio Tosetto, che pensa anche se non solo al bene di tutta la città . Ebbene Achille Variati annuncia il 3 gennaio che bisogna far presto nel far studiare un progetto per la riqualificazione e la cessione al mercato tramite fondi immobiliari di prestigiosi immobili publici in centro città , progetto (lui dice gratuito ma nel mondo degli affari di gratuito conosciamo... nulla) a Investire Sgr, la società di gestione di due dei quattro fondi che hanno attentato a centinaia di milioni di euro dei correntisti postali che li avevano comprati costringendo Poste a rapidi e costosi ristori per non perdere la faccia.
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"Noi che credevamo nella BPVi" boccia il "volemosebene" dei sindacati bancari, Guzzetti respinge quello di Padoan per il mld per BPVi e Veneto Banca. Mion per una volta faccia Zonin: usi il suo ruolo nel... Gazzettino
Sabato 27 Maggio 2017 alle 17:29
«In queste ore prendiamo atto di un atteggiamento sindacale alla "volemosebbene". Molti rappresentanti sindacali della Banca Popolare di Vicenza, finalmente, si sono resi conto che siamo tutti nella stessa sventurata barca. Peccato che questo accada solo molto dopo aver fatto votare la SPA a migliaia di dipendenti-azionisti che oggi, in assemblea soci, non valgono più nulla. Questi ravvedimenti tardivi e, speriamo, non strumentali, non cancellano le responsabilità storiche in questa vicenda»: questo accenno, diremmo giustamente, polemico da parte di "Noi che credevamo nella BPVi" nei confronti del messaggio romanesco del "volemosebene" lanciato ora dai bancari della BPVi, ma anche di Veneto Banca, accompagna un altro messaggio, tutt'altro che da "volemose bene", quello di Giuseppe Guzzetti, che vi proponiamo in chiusura di queste riflessioni riportando l'articolo odierno su Il Mattino di Padova.
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L'Antitrust multa Sorgenia
Lunedi 26 Ottobre 2009 alle 09:44ADICOÂ
L'Antitrast multa Sorgenia per pratiche scorrette
Due multe per complessivi 350mila euro sono state decise dall'Antitrust nei confronti di Sorgenia, del gruppo Cir di Carlo De Benedetti, per pratiche commerciali scorrette. «Nei settori dell'energia elettrica e del gas - rileva l'Antitrust in una nota - sono state attivate forniture in assenza di contratti sottoscritti o in base a contratti con firme non riconosciute dagli utenti. Ostacolato inoltre il diritto di recesso e sono state fornite informazioni ingannevoli».
L'istruttoria, avviata a seguito di numerose denunce arrivate anche al call center dell'Antitrust, ha accertato che «le due pratiche commerciali sarebbero state attuate attraverso l'attivazione di servizi di fornitura in assenza di contratti sottoscritti o in base a contratti con firme non riconosciute come proprie dagli utenti».
Dalla documentazione raccolta dall'Autorità emerge che «in numerose occasioni, Sorgenia ha richiesto ai clienti il pagamento dei servizi di fornitura di energia o gas, pur avendo questi regolarmente esercitato il proprio diritto di recesso». Sempre secondo l'Antitrust, le pratiche commerciali di Sorgenia «sono particolarmente gravi perché hanno interessato un numero significativo di consumatori (in numero maggiore per l'energia elettrica, in misura più ridotta per la vendita di gas naturale) e sono state realizzate nella fase di liberalizzazione dei mercati in cui l'obbligo di completezza e chiarezza delle informazioni veicolate si presenta particolarmente stringente». Sorgenia, che si riserva di ricorrere contro la sanzione, afferma di aver mantenuto un atteggiamento di piena collaborazione nel corso del procedimento e ha manifestato la propria attenzione verso i clienti danneggiati attivandosi prontamente, una volta venuta a conoscenza delle pratiche scorrette, per riportarli con il precedente fornitore e garantire loro un'adeguata e soddisfacente compensazione.
