Immagini di distinzione, archivi della famiglia Trissino in un volume inedito
Martedi 9 Aprile 2013 alle 11:42 | 0 commenti
Biblioteca bertoliana - Fra i 37 fondi di famiglia conservati in Bertoliana, l'archivio Trissino risultava, dopo un preliminare lavoro di censimento inventariale, un intricato labirinto di carte distribuite in 1.200 buste, con scritture datate dal 1082 fino al 1930 e relative a più rami della grande famiglia. Il complesso lavoro di indagine e l'inventariazione informatizzata di centinaia di fascicoli compiuti nel triennio 2010-2012 ha permesso di accertare che la presunta unitarietà dell' "archivio Trissino" era in realtà ricavata dalla confluenza delle carte dei due distinti rami della famiglia.
I Trissino dal Vello d'Oro (il cui archivio consta oggi di 313 buste) e i Trissino Baston ora Porto Barbaran (produttori di un archivio imponente, quantificato in 989 buste di materiali documentari). Produttori di archivi autonomi, le carte di queste famiglie vennero aggregate presumibilmente dopo la seconda guerra mondiale, quando gli archivi, dopo essere stati trasferiti in fabbricati isolati per scongiurare il rischio di bombardamenti, rientrarono in Bertoliana. In assenza di ordinamenti e inventari, la commistione tra le carte fu inevitabile.
I risultati del progetto, realizzato in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per il Veneto e sostenuto dalla Fondazione Cariverona, sono oggi raccontati in un volume edito dalla Biblioteca Bertoliana, Immagini di distinzione. Gli archivi della famiglia Trissino, che sarà presentato giovedì 11 aprile alle ore 17 a Palazzo Cordellina. Saranno presenti il presidente della Bertoliana Giuseppe Pupillo, il vicepresidente della Fondazione Cariverona Silvano Spiller e il direttore generale ai beni culturali e paesaggistici del Veneto Ugo Soragni. Illustreranno il progetto la Soprintendente archivistica per il Veneto Eride Terenzoni e i curatori del volume Claudio Povolo e Mattea Gazzola.
Il volume, con allegato il DVD degli inventari, fornisce una mappa archivistica per chi vorrà intraprendere ricerche e approfondimenti tra le carte dei due archivi, oggi restituiti al loro corretto valore storico-archivistico. Perché la storia della famiglia, ricostruita attraverso i suoi documenti, fornisce la storia non ufficiale della città , una storia complementare e alternativa rispetto alle fonti pubbliche ufficiali, ricca di novità e curiosità . Ecco infatti emergere dalle carte la storia della villa di Cricoli, persa al gioco da Alvise Valmarana nel 1468 e resa famosa dal letterato Giangiorgio Trissino, che ne realizza l'ampliamento tra il 1532 e il 1537; la vicenda di Ludovico Trissino Baston che in piazza Duomo, nel 1656, si rende protagonista di un violento scontro a colpi d'arma da fuoco contro Scipione Bissari; il racconto dei passaggi di proprietà della villa palladiana di Meledo; le lettere di Francesco Testa, che a cavallo tra Settecento e Ottocento rifornisce l'amico bibliomane Leonardo Trissino Baston di autografi preziosi scovati durante le sue peregrinazioni per l'Italia.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.