Quotidiano | Categorie: Politica

Illegalità, Variati sbotta: via da Vicenza i delinquenti che infettano la città

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 19 Giugno 2013 alle 16:58 | 3 commenti

ArticleImage

Comune di Vicenza - “Ora basta. Non se ne può più. Queste persone devono essere allontanate da Vicenza prima che anche qui si diffonda il degrado che già affligge molte città italiane. Oggi ho scritto (qui la lettera) al presidente del Consiglio dei Ministri e al ministro dell'Interno affinché ci diano la possibilità di allontanare per sempre dal nostro territorio chi, in modo ripetuto e conclamato, ha dimostrato di rappresentare un pericolo sociale e di disprezzare le regole del vivere civile nella nostra comunità.

Nel frattempo invito il questore perché agisca senza indugio contro questi soggetti, interpretando la norma nel modo più efficace possibile. Noi non neghiamo un letto e il cibo a chi ha bisogno e rispetta le regole della civile convivenza, ma non vogliamo più avere a che fare con i delinquenti che infettano la nostra città”.

All'ennesima relazione della polizia locale su casi emblematici di violazione delle regole giunta arrivata oggi sulla sua scrivania, il sindaco Achille Variati ha detto basta e dopo aver informato il prefetto, ha scritto a Roma perché i vertici del Governo, in attesa della tanto attesa riforma della normativa sulla sicurezza urbana, mettano concretamente le forze dell'ordine nelle condizioni di agire con efficacia sul territorio.  
Due le vicende che hanno convinto il sindaco a lanciare questo appello a nome dei vicentini. La prima riguarda un liberiano di 23 anni, senza fissa dimora e con una lunga serie di precedenti penali, che ieri pomeriggio in Campo Marzo ha dato in escandescenze, minacciando con una bottiglia rotta usata come arma gli agenti e danneggiando le auto di vigili e polizia; l'altra è la questione dell'area ex Enel, rifugio abusivo notturno per gruppi di rumeni.
L'extracomunitario, ubriaco e drogato, verso le 18 di ieri se l'era presa con un uomo della vigilanza privata dei chioschi allestiti in Campo Marzo che aveva invitato un gruppetto di stranieri a non sporcare l'area con cibo e bevande. Ne era nata un'accesa discussione, a cui aveva preso parte, a difesa dello straniero, anche un vicentino di 40 anni, Marco S. E' stata rotta una bottiglia per essere usata come arma d'offesa, sono stati rovesciati i cestini dei rifiuti e sono volate alcune sedie del bar. Sul posto sono intervenute pattuglie di polizia locale, polizia di Stato e carabinieri che sono riuscite a bloccare i due esagitati non senza subire il danneggiamento delle auto di servizio. Data l'alterazione psicofisica, lo straniero è stato accompagnato in ospedale e poi trattenuto per tutta la notte nella cella di sicurezza del comando di polizia locale. Al mattino l'uomo è stato rilasciato per ordine del pubblico ministero. Per lui solo l'ennesima denuncia penale per resistenza e danneggiamenti.
“Il magistrato ha applicato la legge vigente – è il commento del sindaco – Ma quali sono stati i costi per la comunità? Auto pubbliche danneggiate, personale di tre corpi di polizia dirottato da altri servizi, pronto soccorso, lavoro straordinario notturno per gli agenti che hanno preso l'uomo in consegna. E questa persona, con una lunga lista di precedenti dallo spaccio alla violenza, questo delinquente, questo soggetto chiaramente pericoloso, ora è di nuovo per strada. Poche ore dopo il rilascio è stata segnalato nuovamente in Campo Marzo, probabilmente pronto a creare nuovi problemi. Ho informato il prefetto, chiedendo che a suo carico venga avviata una procedura di espulsione senza possibilità di ritorno a Vicenza. Ha dimostrato più volte di disprezzare le regole della civile convivenza e per questo non merita di rimanere qui”.
Anche sulla vicenda dei rumeni dell'ex Enel il sindaco ha chiesto un intervento risolutivo: “I lavori di messa in sicurezza che ho imposto ai privati vanno avanti – ha ricordato Variati -  e proseguiranno fino a fine mese. Oggi stesso, con l'eventuale intervento di Aim Ambiente, saranno portati via i materassi sistemati dagli abusivi nel cortile. Da parte mia, nel frattempo, ho incontrato la proprietà con la quale stiamo ragionando sul destino urbanistico dell'area per risolvere definitivamente i problemi. Ma deve essere chiaro che i rumeni che vi ritornano quasi ogni notte, e che cercheranno presto altri ripari, hanno ben poco a che fare con la povertà. Soltanto otto di loro hanno accumulato, negli ultimi quattro mesi, almeno 80 sanzioni per mendicità molesta, accattonaggio, insediamento abusivo, e sono risultati vicini a persone legate al mondo della prostituzione e più volte condannate per reati connessi. Sono cittadini comunitari, ma con questi presupposti non avranno mai la residenza a Vicenza per cui è necessario avere un’abitazione e un lavoro. Per questo, anche per loro, chiedo subito dei fogli di via. Senza casa, né lavoro, né assistenza sanitaria, rappresentano un grave pericolo sociale per la città”.  


Commenti

Luciano Parolin
Inviato Mercoledi 19 Giugno 2013 alle 18:01

Peccato, perchè non è una cosa seria. Prima o dopo ci arrabbiamo e ci stancheremo di pagare NOI, Italiani, Vicentini, per tutte le malefatte che Ladri e Malvimenti stranieri, portano in città che una Volta, era Bellissima, ora come dice Toscani siamo una "Diarrea" caro Sindaco, è nata comunque O. C. opposizione continuata.
francesco paruta
Inviato Mercoledi 19 Giugno 2013 alle 21:12

Fantastico! Parolin fa O.C., opposizione continuata alla "Diarrea"!
Italo Francesco Baldo
Inviato Giovedi 20 Giugno 2013 alle 08:23

Rileggere Manzoni fa sempre bene, Dal cap.I:"? Con tutto ciò, anzi in gran parte a cagion di ciò, quelle gride, ripubblicate e rinforzate di governo in governo, non servivano ad altro che ad attestare ampollosamente l'impotenza de' loro autori; o, se producevan qualche effetto immediato, era principalmente d'aggiunger molte vessazioni a quelle che i pacifici e i deboli già soffrivano da' perturbatori, e d'accrescer le violenze e l'astuzia di questi. L'impunità era organizzata, e aveva radici che le gride non toccavano, o non potevano smuovere. Tali eran gli asili, tali i privilegi d'alcune classi, in parte riconosciuti dalla forza legale, in parte tollerati con astioso silenzio, o impugnati con vane proteste, ma sostenuti in fatto e difesi da quelle classi, con attività d'interesse, e con gelosia di puntiglio.?
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network