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Il web aiuta l'export vicentino in Cina

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 3 Giugno 2015 alle 18:25 | 0 commenti

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Comunicazione Omniaweb

È internet la finestra da cui le imprese di Vicenza possono affacciarsi sul mercato cinese. Un passaggio ricco di opportunità: l'export del Made in Vicenza in Cina è cresciuto del +47% in sette anni, dal 2008 al 2014, e le esportazioni italiane in Cina, secondo l'ultimo Rapporto Export del Gruppo SACE, dal 2014 al 2017 cresceranno a una media del +8,6% all'anno. I settori industriali che mostrano le prospettive migliori sono il legno (+13,4% di export previsto, pari a 685,3 milioni di euro), i metalli (+8,5%, 810,3 milioni di euro) e le apparecchiature elettriche (+13,6%, 624 milioni di euro).

 

Ma è un passaggio che ha bisogno di guide esperte, che conoscano il panorama digitale della Repubblica Popolare Cinese, complesso sia per ragioni politiche sia linguistiche. 
«Per essere visibili su internet in Cina non basta improvvisare - spiega Victor Vassallo, titolare con Fabrizio Ventre di Omniaweb, azienda che offre una partnerhip a 360 gradi alle aziende italiane che guardano all'estremo oriente - Per ragioni politiche, come è noto, in quel paese la Rete è soggetta a restrizioni: i siti, per essere visibili, devono essere autorizzati. Inoltre c'è da curare l'indicizzazione sui motori di ricerca come Baidu, il più usato in Cina».
In termini assoluti, le esportazioni delle imprese della provincia di Vicenza verso il gigante dell'estremo oriente sono passate da 324,9 milioni di euro nel 2008 a 478,2 milioni del 2014, con un incremento assoluto 153,3 milioni di euro in otto anni (elaborazione su dati Istat).
Ma i margini di crescita sono ancora molto ampi: oggi la Cina rappresenta solo il 2,9% dell'export del Made in Vicenza, e si posiziona così all'ottavo posto tra i paesi di destinazione.
Il Pil cinese per il 2015 crescerà, secondo le stime di Pechino, del 7%, il tasso più alto fra i paesi del G20. Il nuovo corso di Pechino, definito dal governo «new normal», ha numeri meno impressionanti della crescita a doppia cifra degli ultimi due decenni, ma è un modello di sviluppo più equilibrato. Il governo cinese punta a rafforzare il mercato dei consumi interni e la produzione di qualità. Una nuova strategia che può offrire ampi spazi di penetrazione per prodotti italiani.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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