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Il Vin Santo di Gambellara miglior vino del Veneto per la guida nazionale dell'Associazione italiana sommelier

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 10 Novembre 2014 alle 16:07 | 0 commenti

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Consorzio Tutela Vini Gambellara - L’etichetta dell’azienda agricola Marchetto, unico vino premiato della provincia di Vicenza, ha ottenuto il massimo punteggio insieme a due Amarone della Valpolicella Profumo d’alloro per il Vin Santo di Gambellara, consacrato tra i tre migliori vini del Veneto dalla nuova guida nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier “Vitae”. Dopo una selezione durata mesi e che ha coinvolto 900 degustatori da Aosta a Lampedusa per un totale di 28.000 etichette esaminate, il responso dei “nasi e palati” più autorevoli d’Italia è arrivato in occasione della presentazione ufficiale della nuova edizione della guida lo scorso 3 novembre nella prestigiosa cornice del Magna Pars Event Space di Milano.

Sono 27 i vini top della regione Veneto, quelli cioè in grado di superare la soglia dei 90 punti sui 100 disponibili attribuiti dai sommelier degustatori di Ais durante le sessioni ufficiali di assaggio. Unica eccellenza della provincia di Vicenza e tra i tre vini con punteggio più alto – ben 95 punti su 100 – accanto a due Amarone della Valpolicella si è piazzato a pari merito il Vin Santo di Gambellara Classico 2009 “Monte di Mezzo” dell’azienda agricola Marchetto di Gambellara, a conferma dell’eccezionale pregio di questa chicca enologica regionale. “Una grandissima soddisfazione per il nostro territorio – commenta il direttore del Consorzio Tutela Vini Gambellara Franco Cavallon – che rende omaggio al grande impegno che quotidianamente tutti i produttori mettono nel loro lavoro per migliorare costantemente la qualità e la tipicità dei nostri vini”. Proprio sulla valorizzazione del Vin Santo di Gambellara il Consorzio è impegnato da tempo attraverso un progetto di sperimentazione, in collaborazione con l’Università di Verona, che ha permesso di individuare il lievito indigeno mai catalogato prima e legato indissolubilmente al territorio di Gambellara in grado di rendere unico il Vin Santo di Gambellara – chiamato “Zygosaccharomyces gambellarensis” – e di far conoscere sempre più questo prodotto attraverso gli appuntamenti di degustazione “Sapore di Vin Santo”. Il vino premiato – Questa la descrizione riportata del Vin Santo di Gambellara Classico “Monte di Mezzo” dell’azienda agricola Marchetto riportata all’interno della guida “Vitae” di Ais: “Color giallo ambrato, luminoso. All’olfatto risulta intenso, con pregevole bouquet di fieno secco, rose appassite e mimose, per poi viraresu pesca sciroppata, nocciola tostata e miele di castagno. E’ intenso, avvolgente, perfettamente in equilibrio nonostante la generosa dolcezza; dona anzi sensazioni fresche e sferzate minerali, mai stucchevole. Chiusura persistente su fini note vanigliate e ammandorlate. Bell’esempio dell’unico Vin Santo veneto. Barrique per 18 mesi. Abbinamento: pinza veneta”. L’azienda, a conduzione familiare, vede il padre Luciano e il figlio Federico impegnati nella forte volontà di consolidare e rilanciare l’immagine dell’azienda e dei vini, in modo particolare i Gambellara DOC e i Recioto di Gambellara DOCG.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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