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Il Veneto torna motore d'Italia ma cresce la disuguaglianza, Boccia: "Senza fisco e burocrazia saremo primi al mondo"

Di Piero Zanin Martedi 11 Luglio 2017 alle 12:09 | 0 commenti

"Senza fisco e burocrazia saremmo primi al mondo" ha dichiarato presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia, ieri in visita all'associazione vicentina. Il numero uno degli industriali ha poi ricordato che anche così l'Italia si porta al secondo posto in Europa dopo la Germania. Parole applaudite a lungo, ma che rafforzano anche le tesi di chi vuole un Veneto maggiormente libero dai lacci romani. A soli tre mesi di distanza dal voto per l'autonomia regionale, effettivamente la locomotiva Nord Est sembrerebbe essere tornata a correre.

Lo confermano alcuni dei dati pubblicati da Veneto Lavoro nel suo suo report annuale. Secondo lo studio, che fotografa mediante una decina di indicatori lo stato economico della Regione e delle sue imprese, nel primo trimestre del 2014 vennero aperti 1.513 stati di crisi che riguardavano aziende con circa 40 mila lavoratori coinvolti. Le aziende che hanno aperto lo stato di crisi oggi, nel primo trimestre del 2017, sono nettamente meno, 77 con ricadute su 1.421 dipendenti. Questo, sia chiaro, non significa che non ci siano più aziende in difficoltà, ma che quelle che si dichiarano per così dire in "pericolo" sono molto meno. Un dato confermato anche dall'analisi dei dati dell'Inps sull'utilizzo degli ammortizzatori sociali. In calo, infatti, anche le richieste di cassa integrazione: nei primi tre mesi dell'anno -28% rispetto all'anno prima per quanto riguarda quella ordinaria e meno 31% per quella quella straordinaria. Il dato pone il Veneto tra i primi posti tra le regioni italiane, come confermato anche dai dati sulla produzione del Pil italiano regione per regione. L'unica che fa di più è infatti la Lombardia, non accaso l'altra regione coinvolta nel referendum del 22 ottobre. Per quanto riguarda l'occupazione ancora un secondo posto, questa volta dietro al Trentino, almeno nel 2016.
Cresce anche l'export, quello regionale segna per quest'anno un più 1,3, pari a 58 miliardi di euro fatturati con l'estero. A trascinare questo mercato il settore del vino che ha registrato un più 9% nel 2016. Al netto anche del caos del sistema bancario regionale risultati positivi, anche se non è tutto oro quello che luccica. I più discriminati sono i giovani (tra i 18-34 anni) più poveri dei loro padri,
a rischio povertà ed esclusione sociale nel 18% dei casi, anche se va detto lo stesso dato a livello nazionale è del 35, 4%). Analogamente, il reddito medio delle famiglie venete è maggiore della media nazionale 38 mila euro l'anno contro i 35 mila dell'intero Stivale. Cresce anche la disuguaglianza il 10% delle famiglie più ricche, in Vento, ha un reddito 5 volte superiore al 10% di quelle più povere. Sono solo 36 le donne dirigenti su 100 uomini e la busta paga dell'altra metà del cielo è generalmente più bassa di 100 rispetto colleghi maschi.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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