Il supermanager
Lunedi 2 Novembre 2009 alle 20:14 | 0 commenti
Un uomo per tutte le stagioni, il senatore Maurizio Castro. Ex dirigente Sip, poi collaboratore di Marco Biagi, per anni top manager del Gruppo Zanussi - Electrolux, successivamente direttore generale Inail. Prima di scoprire il dorato mondo degli enti vicentini, che gli hanno offerto nell'ordine le cariche di direttore generale della Fiera, consigliere di amministrazione della Fondazione Cuoa, presidente Aim (ipotesi poi tramontata), direttore scientifico del Master Cuoa in gestione integrata delle pubbliche amministrazioni. Nel frattempo ad aprile 2008, fiutati i tempi duri, il dirigente d'azienda pordenonese aveva lasciato l'incarico in Fiera per un più tranquillo e blindatissimo scranno a Palazzo Madama.
La sua gestione in via dell'Oreficeria è stata oggetto di critiche per la grande quantità di denaro riversata su About J, manifestazione di gioielli di alta gamma secondo alcuni poco utile alla maggioranza degli orafi vicentini, e per altre attività collaterali agli eventi fieristici (memorabile lo spettacolo della nota spogliarellista Dita von Teese in occasione della rassegna Luxury & Yachts). Coraggio e ottimismo non gli sono mancati, tanto da spingerlo a dichiarare al tempo della nomina, a proposito della crisi del settore: "Non sono stati anni facili, questo è vero, ma noi siamo convinti che negli anni a venire ci sarà la ripresa definitiva".
Il tempo e il nuovo ruolo accademico lo hanno portato però a una maggiore prudenza. ''Con un aumento dell'efficienza della Pubblica Amministrazione del 30% si otterrebbe un risparmio di 6 punti di pil, ovvero circa 90 miliardi di euro da reinvestire nel sistema Italia''. Così il Senatore del Pdl ha aperto pochi giorni fa la cerimonia di consegna dei master per i manager della Pa. 'Il pubblico ha riacquisito un ruolo propulsivo. La riforma Brunetta ha accelerato tale cambiamento, nel segno di una maggiore sobrietà delle istituzioni, che in questi tempi di crisi devono essere in grado di mettere a punto un'integrazione virtuosa percorrendo la via di una maggiore produttività e quindi di una migliore efficienza''.
Del resto, fin da quando ai tempi dell'Inail si proponeva di "inserire il tema della sicurezza tra le priorità dell'agenda per il Paese", il suo credo è sempre stato uno solo: "L'errore è quello di dare risposte standardizzate".
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