Il sogno dell'autodromo "salvavite" a Vicenza
Martedi 22 Ottobre 2013 alle 00:20 | 0 commenti
In tempi di restyling della Costituzione Italiana si potrebbe modificare il primo articolo dei principi fondamentali in “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sulla cultura dei motoriâ€. Anche per le strade del vicentino è una consuetudine veder sfrecciare auto e moto in maniera spericolata, tra manovre azzardate in stile Valentino Rossi o sorpassi alla Fernando Alonso. Un problema che forse si potrebbe limitare seguendo il suggerimento fornito dalla petizione “Un autodromo anche a Vicenzaâ€.
Per frenare il tradizionale bilancio costellato da una miriade incidenti sulle strade vicentine, in alcuni casi mortali, la soluzione potrebbe essere l’iniziativa lanciata da Monica Voltolina attraverso il portale italiano di petizioni firmiamo.it:
“Questa vuole essere una proposta indirizzata alle amministrazioni competenti della provincia di Vicenza e del Veneto e al Credito Sportivo per evidenziare l'importanza della creazione di una struttura polifunzionale che possa servire per attività motoristiche (turni di prove libere e/o competizioni amatoriali per moto stradali e auto a costi accessibili, per esempio) ma anche per corsi di educazione stradale e guida sicuraâ€.
La polizia provinciale nella scorsa estate ha tentato di arginare il problema sull’ormai famigerata strada del Costo, una serie di tornanti per arrivare ad Asiago utilizzati come pista da tanti motociclisti. Ma come accade in altre strade di montagna o di pianura la passione per le corse rimane un'abitudine difficile da arginare solo con i divieti. L’appello di Monica Voltolina per supportare l’iniziativa va proprio in questa direzione:
“Le utilità potrebbero essere numerose e una volta realizzate potrebbero anche creare un certo indotto economico tentando nel contempo di ridurre i danni causati sulle strade da chi è sopraffatto dalla propria inesperienza o sfoga la propria voglia di velocità lungo le statali. Certo il momento economico non è dei migliori… ma con eventuali sponsorizzazioni o collaborazioni degli enti che possono essere interessati si può fareâ€.
Questione economica che come spesso accade farà archiviare proposte come questa. Ma non si può restare indifferenti al “bollettino di guerra†che ogni anno viene registrato sulle strade vicentine, bisogna fare qualcosa.
Firmare una petizione che tenta di trovare una soluzione al problema sarebbe un piccolo gesto per iniziare, che non costa nulla.
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