Il sarcasmo di Ciambetti: l'asse Monti-Bersani sperimentato a Vicenza
Sabato 16 Febbraio 2013 alle 11:59 | 2 commenti
Roberto Ciambetti, assessore regionale al bilancio - "Ve la ricordate la vecchia pubblicità della multinazionale delle banane in cui il silenzio veniva rotto dal grido 'L'uomo del Monte ha detto Sì'? D'accordo, era l'uomo del Monte non l'uomo del Monti, ma che Pennsylvania Avenue abbia dato la benedizione dell'asse Napolitano-Monti rilanciando nei fatti il futuro patto Monti-Bersani, è un sì inquietante: siamo alla Repubblica delle Banane".
L'assessore regionale Roberto Ciambetti spiega che "non c'è da scherzare davanti all'apparente appoggio della Casa Bianca a Mario Monti - ha detto Ciambetti - Un segnale chiaro che dimostra come oggi in politica la coerenza non paghi, non paga chi ha veramente affrontato il rinnovamento, come oggi prevalga la propaganda che giunge persino ad alterare i fatti, manipolando le coscienze. Le riforme realizzate in Italia così apprezzate dal Portavoce della Casa Bianca riguardano sostanzialmente i provvedimenti della Fornero, cioè lo smantellamento dei diritti dei lavoratori, l'elevazione dell'età pensionabile, gli esodati, ai quali aggiungiamo poi i tagli ai servizi sociali e alla sanità pubblica. Quello di Mario Monti, più che il programma di Barack Obama sembra la realizzazione del sogno di Mitt Romney. Aggiungiamo poi la riforma delle riforme, lo spettro aborrito da Obama come dai Repubblicani, l'ipertassazione, forse il goal principale segnato da Mario Monti con risultati che in qualsiasi stato occidentale avrebbero portato a un licenziamento in tronco del primo ministro: disoccupazione alle stelle, crollo del Pil, crollo dei consumi, aumento del debito pubblico, stretta creditizia. La strategia montiana - ha proseguito Ciambetti - è l'esatto contrario dei principi su cui si basano la cultura liberale e la società statunitense: ve lo immaginate Barack Obama difendere davanti al Congresso un provvedimento con cui obbliga i cittadini a giustificare l'uso dei contanti per i pagamenti sopra i 1.330 Dollari? Secondo voi, che fine farebbe un leader statunitense che portasse le tasse al 55 per cento del reddito"? L'assessore regionale del Veneto al Bilancio poi sottolinea come "l'asse Monti-Bersani è già stato sperimentato nel Vicentino - ha detto Ciambetti - Non è un caso se l'unica grande opera realizzata negli ultimi cinque anni a Vicenza sia stata quella base militare per la quale la sinistra italiana scese in piazza almeno sino a quando gli appalti non furono affidati alle cooperative rosse, caserma già finita e che non viene inaugurata per non creare problemi sotto elezioni. Pecunia non olet, figuriamoci i dollari all'ombra dei Berici, ma ciò che dovrebbe preoccupare è che il via libera all'asse Monti-Bersani, arriva da quei potentati, capaci di muovere spread e ratings, in grado di affossare imprese altamente concorrenziali a livello internazionale, insomma da chi è in grado di far saltare l'Ilva e far svanire commesse per miliardi a Finmeccanica o all'Eni creando migliaia di disoccupati e facendo scendere il silenzio su chi le riforme le vuole davvero, su chi davanti a questa strategia si scandalizza in nome della libertà "
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