Il sampietrino che fa la differenza
Sabato 18 Maggio 2013 alle 16:26 | 0 commenti
Sono arrivato a Vicenza più di venti anni fa da Roma e, grandezza diversa a parte, rimasi colpito da alcune cose dopo averne ammirato le bellezze architettoniche meravigliato che nessuno, o quasi, le conoscesse lontano da qui: l'assenza pressoché totale di fenomeni legati alla povertà , come l'accattonaggio e la piccola delinquenza diffusa, e la cura delle strade e delle vie, in centro e in periferia.
Pulizia e manutenzione mi sembravano quelle che nei miei viaggi avevo ammirato superando le frontiere a nord dell'Italia per andare in Francia, Svizzera o Austria.
Che la qualità percepita della vita a Vicenza sia in rapido peggioramento  è sotto gli occhi di tutti e sono tanti i motivi locali che lo rendono maggiore di quanto ci si potesse aspettare.
Ma oggi un dettaglio mi ha colpito ancor più negativamente rientrando dal centro e schivando di poco un signore che è inciampato proprio davanti a me: la strada di sampietrini che da corso Palladio  porta verso il vecchio tribunale costeggiando gli stupendi chiostri di S. Corona presenta, infatti, varie buche da mancanza di sampietrini e proprio in una di questo l'uomo ha infilato il piede rischiando di cadere.
Senza voler calcare la mano sull'analogo rischio che i turisti corrono andando dal vicino parcheggio verso quello spettacolo che è piazza dei Signori, una casa è bella e curata non solo se il salone è sfarzoso ma anche l'ingresso non è abbandonato a se stesso con le mattonelle del pavimento rotte.
La differenza tra il caso di aver ereditato da altri un bel salone e il merito di curarne anche l'accesso la fanno anche le mattonelle. A S. Corona i sampietrini. Mancanti.Â
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