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In 570 al "Rosso Show" di Natale: "via da questa C di m...". Con Rossi (e il suo resort) e Baggio che se ne va dopo 5 minuti

Di Edoardo Andrein Martedi 18 Dicembre 2018 alle 22:53 | 0 commenti

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“Una cena così non la organizzano neanche le squadre di serie A”. Renzo Rosso sale sul palco della sala grande nello sciccoso quartier generale di Otb, il gruppo delle aziende di sua proprietà, un piccolo paese con asilo e palestra all'interno, e tra una portata e l'altra della prima cena di Natale targata LR Vicenza iniziano i “fuochi d'artificio” di un discorso senza freni, con quella parola “cazzo” come intercalare ripetuta una ventina di volte, insieme a qualche altra parolaccia qui e là che difficilmente sentirete nei discorsi ufficiali da altre parti, ma in linea con il personaggio eccentrico dell'imprenditore bassanese.

A dargli la “spinta” anche i bicchieri del bottiglione di vino con la sua etichetta “Rosso di Rosso”, tra uno sformatino di pasta fillo con bufala, melanzane e pomodori come antipasto, risotto col radicchio tardivo di Treviso, lombatina di vitello in salsa balsamica, ratatoulle di verdure, Royal Glace fruttato e dessert, per tutti i 570 invitati presenti.

“Sono qua per guadagnare dei soldi, come in una delle mie aziende spa – afferma deciso il patron spiegando la sua nuova avventura sportiva - voglio una società molto diversa da quelle attuali nel calcio italiano, compreso il settore marketing. Sono quello che sente più pressione di tutti, ma per il campo mi affido ai tecnici, come Paolo Rossi, è un onore averlo anche nel board societario”.

Il Pablito d'oro sale anche lui sul palco e ricorda la sua prima volta a Vicenza: “mi hanno detto di andare in via Schio, ma all'epoca mi sono perso e ho dovuto chiedere a una decina di persone per riuscire ad arrivare al luogo della convocazione. Poi ho saputo che era la via dello stadio Menti... In città ho vissuto per oltre trent'anni, anche se adesso vivo in campagna”.

la salaEd è proprio il suo lussuoso resort in Toscana, il “Poggio Cennina” (nella foto sopra le immagini sui megaschermi) uno dei premi, con un weekend per due persone, dell'asta benefica per l'Altopiano di Asiago devastato andata in scena durante la serata.

“94 testate giornalistiche hanno parlato di Paolo, e anche all'estero”, rivendica orgoglioso Rosso.

Ma oltre è passato per Breganze anche l'altro Pallone d'Oro Roberto Baggio, un mito, che se n'è andato dopo cinque minuti: “Odia la confusione – ha spiegato Rosso – Roby lo conosco da tanti anni, ha altri impegni contrattuali, se no farebbe già parte della nostra famiglia”.

In sala ci sono altri vip, dai politici Francesco Rucco e Daniela Sbrollini, agli sportivi come il ciclista Filippo Pozzato, ma soprattutto tutti gli imprenditori vicentini che fanno parte (o lo faranno nelle prossime settimane) dell'avventura del Lanerossi.

“Penso che ci divertiremo – assicura Rosso - di sicuro faremo a parlare di noi”. Come già avvenuto in diverse occasioni in questi primi sei mesi, nel bene o nel male. Con l'aiuto anche della stampa, per una sera “zittita” dalla cassa con musica “a palla” proprio sopra il tavolo dei giornalisti. 
La festa continua fino a notte fonda con Saturnino che mette i dischi, ma prima la conclusione ad effetto di Mr. Diesel:

“Dobbiamo andare via al più presto da questa merda di categoria (la serie C ndr)”.

Rosso vola alto, come sua abitudine: ma nello sport arrivare ad ogni costo e repentinamente ad alta quota c'è il rischio che manchi tutto ad un tratto l'ossigeno.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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