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Il verbale elettorale della Prefettura è diverso da quello del Comune. Sembra incredibile ma l’elezione per la prima volta nella storia a Vicenza di un sindaco al primo turno sembra aver gettato nello scompiglio l’ufficio e la commissione elettorale. La storia probabilmente la conoscete già ... in parte: dopo il voto sono trascorsi diversi giorni per avere i risultati definitivi degli eletti perché, anche dal Comune, sostenevano che volevano fare le cose per bene, senza che ci fossero errori.

Beh, a metà giugno, dopo settimane con consiglieri che prima entrano, poi escono, e poi rientrano ancora in sala Bernarda, i misteri sui voti di preferenza lasciano uno strascico di polemiche.

L’ultimo avvenimento è l’esclusione di Lorenza Rizzini del Partito Democratico. Al quartiere dei Ferrovieri avevano già tutti festeggiato l’ingresso in consiglio comunale del loro unico rappresentante, ma poi lunedì è arrivata la doccia fredda dopo che è stata riunita nuovamente la commissione elettorale.

Angelo Tonello, vicesegretario del circolo 7 del Partito Democratico, si è attivato subito per vederci chiaro e spiega in anteprima a VicenzaPiu.com la situazione: “Siamo andati questa mattina in Prefettura per visionare il verbale; noi come Partito Democratico non faremo nessun ricorso perché non ci va di litigare nel partito, ma vogliamo far presente che c’è stata un’assenza di verifiche approfondite, trasformando la vicenda in barzelletta”.

Ma qual è stato l’errore di fondo della vicenda?

“Nel seggio numero 62 sono stati cambiati i voti di preferenza prendendo in considerazione solo le indicazioni del comune e non quelle della prefettura dopo verifiche nate da un ricorso della lista civica Variati. E' stato, quindi, attribuito un voto in più a Silvia Dalle Rive del Partito Democratico risultato decisivo per l'esclusione della Rizzini. È incredibile - dice Tonello - che dopo aver ufficializzato i voti lo scorso 31 maggio, gli stessi identici che ha rilevato il nostro rappresentante di lista, il presidente della commissione elettorale, il magistrato dott. Marcello Colasanto, a due settimane dal voto ha riunito in regime di autotutela la commissione ed è stato cambiato il verdetto, non confrontando il verbale della Prefettura con quello del Comune”.

La vicenda ora è in evoluzione e il segretario generale del Comune si è attivato per capire e risolvere la situazione.

Tutto normale? Rizzini e dalle Rive, a questo punto, aspetteranno l'esito di un ballottaggio sui generis...

 

In serata è arrivato il comunicato ufficiale del circolo 7 PD che pubblichiamo di seguito:

Alla luce del riconteggio dei voti, avvenuto in seguito ad un ricorso presentato da un candidato della lista civica “Vicenza per Variati”, il circolo 7 del Partito Democratico della Città di Vicenza ha voluto approfondire il lavoro della commissione incaricata di tale riconteggio. Confrontando i dati  in nostro possesso, raccolti la sera dello spoglio nel seggio 62 dal nostro rappresentante di lista, e i dati contenuti nei prospetti riepilogativi dei voti di preferenza prodotti dalla commissione, abbiamo notato un’ anomalia nel conteggio finale delle preferenze della nostra lista e della lista civica. A seguito di ciò abbiamo deciso di fare delle ulteriori verifiche sui verbali del seggio 62, consultando sia il verbale depositato in comune, che quello depositato in prefettura.

Abbiamo potuto constatare che i due verbali presentano discrepanze tra loro, nella parte riguardante i voti di preferenza della lista PD per Variati, e della lista civica Vicenza per Variati. Il verbale custodito in prefettura da ragione al conteggio effettuato il 31 maggio 2013 e combacia con i risultati raccolti dal nostro rappresentante di lista la sera delle elezioni (27 maggio 2013); mentre il verbale depositato in Comune presenta una somma di voti di preferenza della lista civica incompatibile in rapporto ai voti di lista ottenuti da quest’ultima.

In conseguenza ai fatti sopracitati, Il circolo 7 del Partito Democratico della città di Vicenza sta considerando l’ipotesi di presentare un ricorso contro l’ultimo conteggio effettuato dalla commissione in data 10 giugno 2013.