Il PSI vicentino contro il TFR in busta paga: proposta poco responsabile
Martedi 7 Ottobre 2014 alle 08:50 | 0 commenti
Il PSI vicentino prende posizione in una nota di Luca Fantò, suo segretario provinciale, contro il TFR parzialmente nelle buste paga dei lavoratori dipendenti del settore privato come proposto da Matteo Renzi definendo l'ipotesi come «poco responsabile» e dannosa per «imprese e lavoratori anche nel caso in cui il Governo riuscisse a salvaguardare le somme gestite dalle imprese e lasciasse ai lavoratori la possibilità di scelta».
Se il presidente del Consiglio risponde alle critiche giunte da diverse parti tacciandole di rifarsi ad una filosofia protettiva da Stato-mamma che non si fida dei lavoratori-figli per il segretario provinciale del Psi di Vicenza Matteo Renzi «così facendo sembra sottovalutare il fatto che si sta decidendo del futuro di centinaia di migliaia di persone che vivono sfidando la povertà e che se avessero 40 euro di aumento in busta paga li userebbero comprensibilmente per poter appagare le esigenze primarie della loro famiglia piuttosto che per pagare un fondo pensione privato».
Per il PSI vicentino le proposte Renzi sulla scuola, sull'art.18 («che verrà neutralizzato con un poco coraggioso voto di fiducia») ed ora sul TFR «ben rappresentano la forte matrice ideologica di stampo liberale con cui il Presidente del Consiglio vorrebbe caratterizzare l'azione del suo Governo. Una matrice legittima ma che poco si adatta ad un personaggio che sull'innovazione, sulla battaglia alle ideologie e sull'adesione al socialismo europeo ha basato il suo successo mediatico».
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