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Il project financing della pace

Di Paolo Mele senior Martedi 29 Marzo 2011 alle 10:28 | 0 commenti

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La parola d'ordine è una sola e categorica : "project financing"! Rilanciata e doverosamente ampliata dal sindaco Variati per promuovere la realizzazione del nuovo polo urbano che, integrandosi con il centro storico e allargandolo al nuovo centro civico e culturale, dovrebbe in un prossimo futuro offrire a Vicenza "simboli e spazi per diventare una città europea". Un progetto sicuramente ambizioso che potrebbe dar luogo, entro autunno, ad una gara europea, lievitata dagli iniziali 51 a ben 85 milioni e 900 mila euro.

Insomma numeri con tanti zeri, speriamo non troppi per i privati investitori in un momento come questo, per il rinnovo di quelli stessi spazi, la cui gestione è stata a tutt'oggi garantita attraverso qualche intollerante ed isolato zero col conseguente degrado visibile a tutti. Una situazione, quella delle condizioni economiche al contorno, che fa apparire, almeno per il momento, di difficile realizzazione il sogno metropolitano dei nostri amministratori, che perciò si sono riservati, ovviamente, la carta della "ricontrattazione" di alcuni punti, non certo quello della governante. Ma per capirne di più, bisogna ricordare quanto detto dal sindaco insieme all'assessore Lazzari nella conferenza stampa di annuncio. Oltre, infatti, alla prorompenza numerica dei costi e delle reciproche compensazioni tra pubblico e privato, vi è quella diffusa di metrature, cubature, posti di lavoro, posti auto etc., la cui collocazione e distribuzione appare strategica per unire quella parte di città che va dalla stazione al teatro, avulso ad oggi dal centro storico. Stando alle parole dell'assessore Lazzari il "project financing" è l'unica strada possibile per "attivare un'urbanistica negoziata con i privati in modo intelligente ed autorevole, mantenendo saldamente per sé la visione complessiva degli spazi, per rispondere alle esigenze anche future dei cittadini contemporanei". Parole di un chiaro tecnicismo ermetico, che ci spiegano cos'è l'ampliamento del project rilanciato dal sindaco: "Una sfida per dare continuità al territorio della spina ovest che fa da cerniera tra centro storico e periferia, coinvolgendo attori pubblici e privati, non necessariamente legati agli accordi di programma". In altri termini un programma urbanistico che cerca di far coincidere gli interessi pubblici con quelli privati, al fine di offrire alla collettività "un nuovo centro civico chiavi in mano". Un centro in cui, attraverso una sana e controllata cementificazione(?), soprattutto perché le cubature nascono dal recupero di aree già cementificiate, si garantirà il rispetto dell'ambiente e si promuoverà cultura. Per concludere, un progetto che a differenza di altri attualmente al centro di contrasti, quali il Polo di Protezione Civile ed il Parco della Pace, sappia far propri - così si spera - gli interessi di tutti. E' sicuramente un sfida lanciata per una nuova Vicenza. Ma da vincere con una caratteristica che pure deve essere nuova: la trasparenza.

Da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n. 210 in distribuzione


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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