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Il presepio per non credenti nelle grotte preistoriche di Villaga (VI): 250 figuranti venerdì 29 e sabato 30 dicembre

Di Comunicati Stampa Mercoledi 27 Dicembre 2017 alle 12:37 | 0 commenti

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L'imponente macchina organizzativa che da venerdì 29 e sabato 30 a partire dalle 14 e fino alle 20, mostrerà la settima edizione di uno dei più grandi presepi del Veneto, e tra i più singolari d'Italia, quello nelle grotte preistoriche di Villaga nel Vicentino, è pronta. Una scenografia naturale mozzafiato definita "la Matera dei Berici" per la somiglianza coi celebri "Sassi", dentro cui 250 figuranti daranno vita al presepio per la regia di Antonio Gregolin, dal titolo "L'arte del Nascere".

Il presepio vivente, realizzato come un "film in diretta", negli anni ha rimarcato la sua originalità per ambientazione e temi affrontati: dalla Betlemme di duemila anni fa, ricostruita con dovizia di particolari storici, al dal mercato mediorientale, alle botteghe artigiane, con quadri che evocano l'annunciazione dentro un antico covolo che fu abitazione e rifugio, fino agli anni '40, come una bottega di scalpellini del 1500 in uno degli antri che nella preistoria venne abitato dall'uomo delle caverne. Qui natura e storia sono impastate con le pareti di roccia calcarea, al punto da renderlo uno dei luoghi più suggestivi della catena dei Berici: "Scenografia perfetta - spiega il regista che firma la sua sesta edizione- plasmata quasi a d'uopo per ospitare un presepio come il nostro. Siamo ben consci di questa fortuna, così come lo sono le svariate migliaia di visitatori che sfilano davanti alle scene nella due giorni di sacra rappresentazione". Al punto che vien difficile parlare di presepio della tradizione: "C'è tutto quello che la tradizione natalizia prescrive - prosegue il regista-, ma il nostro si fa ricordare principalmente per il messaggio di stretta attualità che si concentra in alcune scene altamente simboliche e attuali". Il titolo "l'arte del nascere", può essere quindi letto all'incontrario, con "la nascita dell'arte" che sancisce un percorso artistico dalla natività delle origini, autentico archetipo per i secoli che partoriranno la storia stessa dell'arte occidentale. Tra le novità del 2017, dopo la sosta forzata di tre anni per mancanza di risorse economiche, torna con la ricostruzione di 2D di tre celebri quadri della Natività: "L'affresco di Giotto nella Basilica Inferiore di Assisi. Quella dipinta da Caravaggio nel'600 a Messina e per ultimo "Le due madri" di Segantini dipinto sul finire dell'800. Tre storici quadri ricreati alla perfezione - dice il regista- con personaggi in carne e ossa. Ma anche danzatori, musicisti e artisti che attualizzeranno il messaggio della "natività" in un mix tra passato e futuro. Al danzatore e costumista Thierry Parmentier, è infatti affidata l'ultima scena che vedrà sei danzatori impegnati sotto una volta di pietra. Così come la scena di apertura, in un'atmosfera con attori futuristi, il percussionista Angelo Gallocchio con il suo "hang" di ultima generazione. Altra significativa novità sono le musiche originali composte per le varie atmosfere dal maestro vicentino Diego Girardello, che attinge a piene mani tra arie strumentali e corali. "Non basta sentirci dire "che bello il presepio" -sottolinea Gregolin-  vogliamo invece offrire un messaggio diverso e stimolante a quanti sono in ricerca o lontani dalla spiritualità tradizionale. Non un presepio "laico", ma una proposta culturale e artistica che rinsalda la spiritualità con la storia che rende celebre il nostro Paese". Un percorso pedagogico, che l'ha quindi portato ad essere definito come "il primo presepio per non credenti". Quanto basta per rendere il presepio vivente in grotta di Villaga, tra le proposte più suggestive di questo Natale.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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