Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica

Il porno day mediatico di Vicenza: la "fellatio orale" scuote Moretti e la gang-bang la scuola delle suore

Di Edoardo Andrein Venerdi 31 Gennaio 2014 alle 09:10 | 0 commenti

ArticleImage

Bastava una risata. E invece no, via con le incazzature, proteste e denunce: in un attimo i media sono "invitati a nozze" e le trame per un avvincente film porno compaiono come d'incanto: da una parte l'avvenente portavoce del politico famoso scelta ad assumere, per il M5S, quel delicato ruolo per le sue "qualità orali"; dall'altra una maestra elementare di un istituto privato cattolico che proietta in classe un filmino hard di gruppo.

Spente le luci rosse natalizie del centro storico, nello stesso giorno a Vicenza hanno risuonato due notizie da bollino rosso.
Prima ci ha pensato una chiavetta per computer sbagliata a mandare in subbuglio i genitori degli alunni della quinta elementare dell'Istituto Farina, quello della Congregazione delle Suore Maestre di Santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori.
Poi è arrivata la denuncia della deputata Alessandra Moretti che insieme ad altre sue colleghe del Partito Democratico affermano che "Il deputato del Movimento 5 Stelle Massimo Felice De Rosa, che tra l'altro aveva un casco da moto in mano, e che veniva trattenuto da due commessi in servizio perché molto agitato, si rivolgeva a noi deputate presenti con la seguente frase: Voi donne del Pd siete qui solo perché siete brave a fare pompini"".
E via con il polverone mediatico nazionale, per entrambe le vicende. Due episodi squallidi, ma minuscoli di fronte al fenomeno delle baby squillo italiane e straniere, o alla possibilità per i bambini con i loro smartphone ricevuti in regalo per Natale di accedere con pochi clic a un film porno intero su internet, oppure ancora a quelle donne costrette a fare veramente i pompini per ottenere uno straccio di lavoro.
Altro che rabbia e denunce nei casi del Farina e della Moretti.
Per far capire quanto è ridicolo chi li ha creati bastava un bel sorriso. 

Leggi tutti gli articoli su: Alessandra Moretti, istituto Farina, Film porno, Pompino

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network