Il piano Draghi per l'acquisto di covered bond dalla banche: match Bce vs mercato
Martedi 21 Ottobre 2014 alle 08:53 | 0 commenti
di Isabella Bufacchi*
Al violento "repricing" che scuote i mercati dei bond più rischiosi dalla scorsa settimana, alla correzione al ribasso dei prezzi e alla rivalutazione - forse temporanea forse permanente - del rapporto tra rischio e rendimento per varie categorie di emittenti e di strumenti, si è aggiunta ieri una nuova dimensione: l'arrivo di un compratore d'eccellenza. La Bce ha avviato ieri il suo terzo programma di acquisto di covered bond (obbligazioni bancarie garantite): un bel match tra Eurotower e il mercato.
Sul mercato dei covered bond, in mancanza di dati ufficiali, si è sparsa la voce ieri che la Bce avesse iniziato la giornata sondando i prezzi di titoli francesi e belgi. Poi le indiscrezioni hanno rivelato acquisti concentrati su covered francesi e spagnoli. A fine giornata, lo shopping della Bce risultava più ampio, esteso a obbligazioni bancarie garantite italiane, tedesche.
Per sapere cosa è accaduto ieri e cosa succederà nei prossimi giorni, bisognerà attendere la comunicazione ufficiale: il prossimo martedì la Bce renderà note le operazioni con regolamento (settlement) chiuso venerdì. Quindi, stando agli addetti ai lavori, il prossimo martedì si avrà un quadro chiaro sulle transazioni degli acquisti effettuati fino a mercoledì. Il primo dato ufficiale del nuovo programma di covered bond della Bce sarà dunque limitato a una manciata di giornate. C'è da aspettarsi che i mercati, che viaggiano sulle aspettative del "big number" e cioè di un aumento del bilancio della Bce per 1.000 miliardi con acquisti di titoli vari, rimarranno delusi in presenza di "small numbers".
Ma tutto è relativo. Operazioni finanziarie che all'apparenza hanno dimensioni ridotte, potenzialmente sono capaci di impatti di grandi proporzioni nei rispettivi mercati domestici nell'Eurozona. L'acquisto dei covered bond da parte della Bce ha la finalità di ripristinare il perfetto funzionamento delle cinghie di trasmissione della politica monetaria. Bollata come CE "credit easing" (per il quale sono tollerati volumi ridotti) e non QE "quantitative easing" (acquisti in grande scala), questa operazione avrà centrato l'obiettivo se riuscirà ad attrarre nuovi investitori nel mercato delle obbligazioni bancarie garantite, migliorando il costo della raccolta per le banche e uniformando i rendimenti tra banche emittenti di bond e portatrici di rischi-Paese diversi. Il programma della Bce avrà successo se l'abbattimento dei rendimenti dei covered bond sarà tale da invogliare gli investitori ad esporsi a rischi maggiori investendo in senior bond bancari (a differenza dei covered bond non sono titoli strutturati e dunque non sono garantiti dal flusso di cassa di un portafoglio di crediti cartolarizzato oltre al patrimonio della banca).
Secondo fonti bene informate, la Bce intende assicurare equità acquistando covered bond in base alla capitalizzazione dei singoli mercati locali: sui mercati più grandi (tedesco e francese) potrebbero risultare dunque i maggiori acquisti. Molto dipenderà da chi vuole vendere e a quale prezzo ma l'impatto dovrebbe risultare quanto più possibile uniforme. Altra storia è l'effetto artificiale degli acquisti delle banche centrali che neutralizza la capacità del mercato di "prezzare" correttamente i rischi e che genera bolle. Ma i covered bond sono anni luce lontani da tale disfunzione.
*Da Il Sole 24 Ore
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