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"Il Piano degli Interventi è la nostra idea di città: trasparente", l'intervento di Variati

Di Citizen Writers Sabato 3 Novembre 2012 alle 20:27 | 0 commenti

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Di Achille Variati, Sindaco di Vicenza

Da VicenzaPiù n. 243 in edicola e sfogliabile comodamente dagli abbonati. Ecco alcuni del lanci principali in locandina: No al bavaglio: anche per Puppato; Piano degli interventi: trent'anni in un lampo; Variati, ultima corsa; Assindustria con gli Usa, Gemmo con Lombardo. E in ... più ci sono le pagine di BassanoPiù.

Il Piano degli Interventi è la nostra idea di città: accessibile, vivibile, sostenibile. Una città della contemporaneità che come orizzonte di riferimento ha la qualità della vita dei suoi cittadini.

Trasparenza, tutela, riqualificazione, innovazione, semplificazione, equilibrio e coerenza sono le parole chiave che caratterizzano un piano in cui il riuso del già costruito vince di gran lunga sulle nuove espansioni. È uno strumento dinamico che rimette al centro la città pubblica, i suoi valori e le sue funzioni, che coniuga lo sviluppo con la solidarietà, la qualità della vita e la sostenibilità.
Il Piano degli Interventi, realizzato interamente dalla struttura comunale con grande impegno e professionalità, mira a uno sviluppo sostenibile sostituendo una normativa urbanistica vecchia di 30 anni.
Disegna gli interventi per i prossimi cinque anni, fra cui, in ordine sparso: la stazione ferroviaria per l'alta capacità in zona fiera, la scelta di privilegiare la riqualificazione rispetto all'espansione, gli elevati standard di servizi impensabili in realtà simili alla nostra, lo sviluppo che comprende anche i servizi sanitari e sociali di Ulss e Ipab e i servizi diffusi sul territorio, le 900 unità abitative previste per Edilizia residenziale pubblica (Erp) e housing sociale, i fiumi e gli argini considerati come aree da vivere in collegamento con il polo urbano del verde, l'attenzione alla sicurezza idrogeologica del territorio per prevenire le emergenze, i vincoli per le ville storiche, pezzi della nostra identità, che non potranno essere rase al suolo per lasciare spazio a condomini, le garanzie ambientali e per la qualità costruttiva, gli incentivi per l'efficienza energetica e le costruzioni ecologiche, la prevenzione contro l'inquinamento elettromagnetico, la tutela del manifatturiero in zona industriale e l'apertura al terziario avanzato, la solidarietà familiare realizzata con gli ex Bid per non separare diverse generazioni all'interno della stessa famiglia.
Il Piano degli interventi può essere consultato direttamente on line dai cittadini, nel segno della semplificazione, della trasparenza e dell'innovazione. Il valore complessivo dello sviluppo ipotizzato è pari a 652.903 metri cubi, corrispondenti a 4353 abitanti teorici. Solo 130 mila, a dimostrare il forte contenimento dell'espansione, sono i metri quadrati di Superficie Agricola Utilizzabile (Sau), pari a meno della metà dei 300.000 metri quadrati ipotizzati nel Pat. Tale superficie è stata destinata per 87 mila metri quadrati agli ex Bid, cioè al cosiddetto "soddisfacimento del bisogno abitativo familiare" (su cui abbiamo riflettuto per un anno e mezzo perché i cittadini su questo tema sono stati presi in giro per troppo tempo in passato e bisognava dare risposte) per 26.600 metri quadrati agli accordi con i privati caratterizzati da rilevante interesse pubblico e per 16.400 metri quadrati ad alcune nuove aree di espansione.
Importante è la tutela prevista per il centro storico con l'introduzione di un vincolo specifico lungo le mura, per i borghi, gli edifici monumentali, le frazioni di Maddalene Vecchie e San Pietro Intrigogna e le villette liberty. Se in zona industriale la possibilità di cambio di destinazione in commerciale introdotta dall'ultima variante al piano regolatore sarà distribuita garantendo pari opportunità ai proprietari, nei quartieri si è deciso per la limitazione delle medie superfici di vendita di cui la città è già satura.
Quanto alle zone di completamento (RC1), le eventuali possibilità edificatorie sono state agganciate all'opportunità data ai privati di riqualificare le aree pubbliche in sofferenza. Infine, le aree non utilizzate ma già urbanizzate, come ad esempio quelle dismesse, potranno essere trasformate attraverso il meccanismo della perequazione, mentre per quanto riguarda il nuovo istituto del credito edilizio, cioè la possibilità di ottenere capacità edificatoria a fronte ad esempio di interventi contro il degrado urbano, ogni singola decisione resterà in capo all'amministrazione.
Ci tengo, infine, a sottolineare ancora una volta un concetto che mi sta particolarmente a cuore: massima trasparenza ed equità sono le colonne portanti del Pi. Per questo ho rinunciato a partecipare alla discussione in Consiglio Comunale per evitare un possibile conflitto d'interessi. Avevo appreso che nel 2002 una mia zia paterna, ora scomparsa, aveva presentato una richiesta di trasformazione urbanistica nel quartiere di San Bortolo, nell'ambito del bando degli interessi diffusi poi ricompreso nel Pi. A quella richiesta i tecnici comunali avevano dato risposta negativa. A tutti gli effetti, quindi, non vi era stato nessun vantaggio per il privato richiedente. Malgrado tutto ciò, e il parere dei tecnici che mi assicuravano l'inesistenza di un concreto conflitto d'interessi, mi sono astenuto dalla discussione e dalla presentazione di emendamenti, perché desidero proteggere questo documento di massima rilevanza strategica da qualsiasi possibile ombra o strumentalizzazione.

Foto: Il sindaco Achille Variati con alla sua destra Francesca Lazzari mercoledì 23 ottobre in Sala Bernarda


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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