Pdl su case a sfrattati: "in assenza di Giuliari presentiamo proposta di iniziativa consiliare"
Venerdi 11 Novembre 2011 alle 15:24 | 0 commenti
Gerardo Meridio, Arrigo Abalti, Maurizio Franzina, Francesco Rucco, Valerio Sorrentino, Marco Zocca, Lucio Zoppello, Consiglieri Comunali PdL - Il Gruppo consiliare PDL oggi presenta una proposta di deliberazione di iniziativa dei Consiglieri* (qui intervista a Gerardo Meridio e a Maurizio Franzina, foto d'archivio). Questo è possibile avvalendosi del Regolamento del Consiglio Comunale in quanto prevede agli art. 14 e 16 la possibilità che anche i consiglieri comunali possano presentare delibere al Consiglio Comunale. Ci siamo attivati in questo senso, ha spiegato Meridio, per la latitanza dell'assessore Giuliari su un tema di grande di grande emergenza sociale le persone che a causa della crisi sono senza una casa perché sfrattate.
Da più parti e per primo il SUNIA è stato evidenziato come il Comune abbia alloggi sfitti e non li assegni a quanti siano sfrattati.
Dai dati (documento 1 e documento 2) emerge come vi siano circa 272 sfratti anche nel 2009 ultimo dato pubblicato dal comune, e che di questi l'85% sia per morosità . A differenza di una volta sono ormai ininfluenti gli sfratti per finita locazione.
L'assessore giustifica l'impossibilità di assegnare direttamente a queste situazioni un alloggio in quanto il regolamento approvato ancora nel 2002 non lo consente.
Abbiamo atteso invano, presentando anche una interrogazione che l'assessore si attivasse per la modifica del regolamento, ma preferisce dedicarsi alle marce per la Pace piuttosto che risolvere questi problemi.
Per questo oggi abbiamo depositato in comune la nostra proposta di deliberazione* che include anche gli sfratti fra le deroghe del regolamento.
Se approvata l'amministrazione comunale potrà assegnare temporaneamente per due anni un alloggi, di cui ha la disponibilità (quindi non solo ERP) a coloro che sono sfrattati per qualsiasi motivo.
Il Capogruppo Franzina ha spiegato come questa azione sia l'esempio di una opposizione costruttiva.
Meridio Gerardo
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*PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE
Ai sensi dell’art. 14 e 16 del Regolamento del Consiglio Comunale
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Oggetto: Modifica del punto 3 della deliberazione consiliare n. 61 del 24 settembre 2002, relativa alla riserva di alloggi per situazioni di emergenza abitativa (art. 11, 1° comma, L.R. 2 aprile 1996 n. 10 e successive modificazioni)
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I sottoscritti Consiglieri Comunali
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PREMESSO CHE
§ L'art. 11 della L.R. 10/96 e ss.mm. al comma 1, prevede la possibilità per il Consiglio Comunale di riservare una aliquota non superiore al 15 % degli alloggi da riservare annualmente, per far fronte a specifiche documentate situazioni di emergenza abitativa quali pubbliche calamità , sfratti esecutivi, sgombero di unità abitative da recuperare, o per provvedere a favore di particolari categorie sociali.
Limite che è possibile elevare previa autorizzazione della Giunta Regionale nei comuni ad alta tensione abitativa.
§ Il comma 6 dello stesso articolo prevede: "Nelle situazioni di emergenza abitativa di cui al comma 1, il Comune può procedere, in deroga ai commi 2 e 3, a sistemazioni provvisorie che non possono eccedere la durata di due anni.
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§ Con delibera del Consiglio Comunale n. 61/2002 è stata modificata la Delibera 114 del 3 e 24 giugno 1997 prevedendo la definizione dei criteri per la formulazione delle graduatorie per situazioni di emergenza abitativa alle seguenti categorie sociali:
A) Pubbliche calamità ;
B) Sfratti esecutivi;
C) Sgombero di unità abitative da recuperare;
D) Particolari categorie Sociali
E) Profughi;
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§ Nel dispositivo della delibera 61/2002 al punto 3 è stabilito: "di dare atto che si potrà procedere, eccezionalmente in deroga, a sistemazioni provvisorie, per la durata massima di due anni, ai sensi dell'art. 11, comma 6, della L.R. 10/96 limitatamente alle categorie di cui alle lettere A) e C) di cui al punto uno del dispositivo"
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CONSIDERATO CHE
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-         La deliberazione 61/2002 restringe le possibilità di deroga, consentite dalla legge regionale, alle sole situazioni di pubbliche calamità e sgombero di unità abitative da recuperare;
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-Â Â Â Â Â Â Â Â Â La Legge Regionale, invece, contempla anche gli sfratti esecutivi e particolari categorie sociali.
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-         La mutata situazione economica del paese e la crisi del mercato del lavoro ha comportato un notevole aumento di sfratti per morosità , cui l'Amministrazione non riesce a rispondere se non parzialmente. Tante famiglie sfrattate, quindi, non possono essere aiutate con l'assegnazione diretta di un alloggio, del quale il Comune ha la proprietà o il potere di assegnazione, per un periodo temporaneo di due anni, avvalendosi della deroga alle graduatorie, prevista dalla legge regionale, in quanto non contemplata dalla deliberazione 61/2002.
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Tutto ciò premesso
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IL CONSIGLIO COMUNALE
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DELIBERA
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di modificare il punto 3 del dispositivo della delibera n. 61 del 24 settembre 2002, sostituendolo con il seguente:
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3) di dare atto che si potrà procedere, eccezionalmente in deroga, a sistemazioni provvisorie, per la durata massima di due anni, ai sensi dell'art. 11, comma 6, della L.R. 10/96 limitatamente alle categorie di cui alle lettere A), B e C) di cui al punto uno del dispositivo"
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I Consiglieri Comunali
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Gerardo Meridio
Maurizio Franzina
Arrigo Abalti
Francesco Rucco
Valerio sorrentino
Marco Zocca
Lucio Zoppello
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