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Il Pd Vicenza discute sulla lotta alla violenza contro le donne: "inaccettabile cambiare abitudini per evitare molestie"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 21 Aprile 2016 alle 16:13 | 0 commenti

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Partito Democratico Vicenza città

La violenza contro le donne rimane un problema diffuso e troppo spesso ignorato. Riaffiora nella nostra stampa ogniqualvolta un crimine efferato contro una donna scuote l’opinione pubblica. Ce se ne ricorda sempre per l’8 marzo. Viene citato spesso come uno dei crimini d’odio più diffusi e persistenti. Eppure, alla fine, ricade sempre nel dimenticatoio per lunghi mesi in cui, però, i casi di violenza continuano ad accadere. 

Alcuni dati fanno riflettere: il 79% delle donne italiane ha avuto la sua prima esperienza di molestie in strada prima dei 17 anni, più dell’88% delle donne si è visto costretto a modificare le proprie abitudini scegliendo percorsi alternativi per recarsi a scuola o al lavoro e prestando attenzione a come si veste.

Per questo motivo il Partito Democratico della città di Vicenza ha deciso di organizzare un convegno per sabato 23 aprile alle ore 10.30 presso la sede della ex Circoscrizione 6 in Via Thaon di Revel, 44. Saranno presenti, per approfondire quanto fatto dai diversi livelli istituzionali (Stato, Regione, Comune) l’on. Daniela Sbrollini, la Presidente del gruppo Pd in Consiglio Regionale Alessandra Moretti, la Sindaco di Povegliano Anna Maria Bigon e l’Assessore alla Comunità e alle Famiglie Isabella Sala.

Il livello locale è quello che realizza il lavoro più profondo nella tutela delle donne, come dimostrano i numeri del centro antiviolenza: 612 contatti e 327 prese in carico nel triennio 2012-2015. “L’incontro di sabato è importante - interviene l’assessore Isabella Sala - perché riunisce in modo aperto e interlocutorio i diversi soggetti che a vario titolo sono coinvolti nella gestione dei Centri Antiviolenza: dallo Stato alla Regione ai Comuni, con l'indispensabile apporto delle associazioni che sono il motore dei Centri, e in diversi casi li gestiscono in modo autonomo. A Vicenza è stato scelto di dare vita ad un centro pubblico nato da un processo partecipativo, finanziato come "start up" dalla Fondazione Cariverona e oggi diventato un progetto che unisce competenze e finanziamenti diversi e mira a coinvolgere fasce sempre più allargate della popolazione.”

“Per combattere adeguatamente la violenza contro le donne - prosegue la Sindaco Anna Maria Bigon -  occorre agire in rete con tutti i soggetti del territorio e realizzare una campagna di prevenzione che comprenda anche gli uomini. Ma non bastano educazione e rete, cose che molte amministrazioni locali venete fanno. Dobbiamo fare un salto culturale a tutela delle donne. Solo garantendo reale parità nelle opportunità di lavoro e nella retribuzione, infatti, si potrà effettivamente realizzare una completa parità di genere.”

“Non si può definire civile - sottolinea la consigliera Alessandra Moretti - una società che costringe l’88% delle donne a cambiare le proprie abitudini di vita. In Consiglio regionale, fin dall'inizio di questa legislatura, abbiamo portato avanti una battaglia che garantisse fondi concreti per i centri antiviolenza, sia nel corso della razionalizzazione della spesa regionale sia in bilancio di previsione 2016-2018, e abbiamo puntato sulla doppia preferenza di genere nelle elezioni regionali, perché lavoro, emancipazione e rappresentanza nelle istituzioni sono la chiave per avviare un vero cambiamento culturale.”

“La violenza contro le donne - chiarisce l’on. Daniela Sbrollini -  è un problema molto grave, frequentemente ignorato. Ciò nonostante il Governo ha già fatto molto: due esempi concreti sono il recente decreto che disciplina il congedo di 3 mesi per le lavoratrici vittime di violenza di genere  e nuove regole per eliminare le dimissioni in bianco. La strada è quella giusta ma c'è ancora molto da fare. Sabato sarà una splendida occasione per parlarne con le associazioni femminili del territorio, quelle che vivono e organizzano tutti i giorni le esperienze, le emozioni, l’impegno e la vitalità delle donne vicentine.”

“Il convegno - conclude il Segretario cittadino Enrico Peroni - è un’occasione importante per proseguire nell’azione di ascolto della società vicentina inaugurato con il convegno del 10 marzo in cui abbiamo incontrato 40 associazioni culturali. Anche in questa occasione (si veda il volantino) parleranno per prime le associazioni femminili della città di Vicenza, specificando le loro esigenze e i loro problemi. I nostri rappresentanti relazioneranno dopo, capovolgendo, quindi, l’atteggiamento che spesso ha la politica nei confronti della società. Per noi viene prima di tutto l’ascolto diretto dei cittadini.”


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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