Il PD, la questione morale e le dichiarazioni di Orfini
Venerdi 6 Maggio 2016 alle 16:51 | 0 commenti
Riceviamo da Giorgio Langella e pubblichiamo
Leggo con stupore e una buona dose di malessere (e disgusto) le ultime dichiarazioni di Matteo Orfini rilasciate alla Stampa. Dichiarazioni relative agli innumerevoli esponenti del PD indagati o condannati. Ebbene, Orfini, che è il presidente dell'assemblea nazionale del PD, afferma: “Governiamo il Paese, larga parte di Regioni e Comuni e abbiamo migliaia di amministratori: nel novantanove virgola nove per cento dei casi sono persone che lo fanno senza alcun problema con la giustizia. Questo è il Pd.
Ma c’è un grande tema: evidentemente gli interessi economici o criminali che vogliono infiltrare o corrompere la politica vanno dove c’è potere. In questo momento l’Italia è governata dal Pdâ€.Â
Ma di cosa sta parlando? Cosa vuole dire?
Ogni giorno ci sono esponenti di spicco del principale partito di governo (e di quello del suo “nuovo alleato†Verdini, che, però, con una buona dose di ipocrisia “non si deve dire†che fa parte della maggioranza) implicati in casi di corruzione, favori agli amici, evasioni fiscali e quant'altro. Alcuni sono condannati. Si assite a un malaffare diffuso che è difficile definire sporadico o “isolato†ad alcune persone.
Quello a cui stiamo assistento è la questione morale della quale parlava Enrico Berlinguer trentacinque anni fa.
Adesso, Matteo Orfini, ci fa sapere che ci sono “criminali che vogliono infiltrare o corrompere†chi è al potere. E che oggi, essendoci al potere il PD, è logico che tanti esponenti di quel partito possano essere coinvolti in queste faccende poco chiare. Ma cosa vuole dire Orfini? Forse intede dire che subire tentativi corruzione e accettarli è qualcosa è normale per chi è occupa le poltrone del governo?
Ed è proprio questo il punto. Perché, se ci possono essere tentativi di corruzione e infiltrazione, ci devono essere le barriere necessarie per impedire che ciò avvenga. Prima e non dopo il reato. Non è normale né giustificabile che ci si lasci corrompere. Non ci può essere nessuna attenuante né politica né morale. Le affermazioni di Orfini sono solo penose giustificazioni che rientrano nella logica di deriva democratica e, direi, di assenza di qualsiasi moralità che attanaglia il nostro paese ormai da decenni. Un'abitudine al malaffare che bisognerebbe cancellare ma che, con ogni evidenza, nessuno della maggioranza vuole contrastare.
Infine non è possibile affermare, come fa Orfini (fonte La Stampa) per giustificare il partito che rappresenta, che “altri partiti hanno percentuali di indagati maggioriâ€. Non è che se “gli altri†rubano, allora tutti possono rubare. E non è possibile sentirsi assolti perché si fanno gli stessi reati degli “altriâ€.
Questa è una logica perversa che prefigura una società malata che nessuno vuole curare, perché “va bene cosìâ€. Perché è più conveniente, per tutti, corrompere e farsi corrompere, dare e accettare tangenti, evadere le tasse e favorire gli amici degli amici.
Vogliono farci credere che questa sia la nuova politica, la modernità . Ma la Politica, quella vera, è qualcosa di profondamente diverso. È quella che ha permesso di scrivere una Costituzione di altissimo profilo. Quella Costituzione del 1948 che oggi il PD, Verdini e i loro soci vogliono stravolgere per poter consolidare il loro potere e garantirsi privilegi incoffessabili.
Povera Patria.
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