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Il misterioso 1969 del vicentino Alberto Belloni

Di Enrico Soli (caporedattore) Sabato 29 Ottobre 2011 alle 01:08 | 0 commenti

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Più che la presentazione di un libro, l'evento di ieri sera al Teatro San Marco è stato un revival dell'anno 1969 visto da chi allora era un giovane di Vicenza. Nel lanciare la sua ultima fatica letteraria, il noir "Solo gli stronzi dormono la notte", l'autore Alberto Belloni è riuscito nella non facile impresa di raccogliere in una sala circa duecento persone. Due ore di spettacolo dai ricordi adolescenziali della coppia Stefano Ferrio - Antonio Stefani ai ringraziamenti finali di Belloni.

In mezzo diversi reading (letture) dal libro e musica dal vivo con pezzi dell'epoca di Rolling Stones e Led Zeppelin. Il 1969, anno di ambientazione del romanzo, come riferimento di tutta la serata. Stesso anno in cui a Vicenza viene girato "Il commissario Pepe" con Ugo Tognazzi. A Ferrio e Stefani il compito di introdurre il pubblico alla Vicenza di allora, una città dai mille volti, tanti quanti i quartieri che la caratterizzavano. E tra questi l'attenzione cade su uno in particolare: quello delle Barche, distante appena due passi dalla piazza eppure già un altro mondo, un rione inquietante. Era anche la Vicenza delle bande giovanili, di tipicità che oggi non si notano più, andate perdute nel tempo assieme alle diverse identità dei quartieri, oggi tutti snaturati e così simili tra loro. Ma, a dispetto del salto indietro di quarantadue anni, la serata non voleva essere all'insegna del "si stava meglio quando si stava peggio". Più semplicemente Belloni ha ambientato il suo noir in una realtà che conosce bene, la Vicenza in cui è cresciuto. Reading affidato agli attori Silvia Boeche, Thierry di Vietri, Emiliano Gregori e Franca e musica dal vivo di David Simonetti, Stefano Versolato e Dodo Zocca


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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