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Il Mississipi in kajak: Faresin incontra Variati

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 24 Gennaio 2012 alle 10:08 | 0 commenti

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Riceviamo da Giuseppe Faresin e pubblichiamo
Ieri ho avuto l'incontro con il sindaco di Vicenza Achille Variati, a lui ho consegnato il DVD del mio viaggio sul Mississippi,fatto non solo di avventura ma anche di solidarietà verso l'Unicef. Va ricordato che per ogni kilometro percorso in kayak sul grande fiume ,ho donato 1 USD all'Unicef USA. I kilometri percorsi in un mese sono stati 1.400.

Oltre al poster con foto relative al mio viaggio in kayak sul Danubio e Mississippi, ho consegnato al sindaco anche dei doni e dei libri datimi dai sindaci che ho incontrato lungo mio percorso ed ai quali ho portato i saluti ed una lettera personale del sindaco di Vicenza Achille Variati.
Con grande orgoglio il sindaco Achille Variati ieri ha firmato anche lui la bandiera italiana e posato per una foto ricordo assieme a Giuseppe Faresin
Alle sorgenti del Blues, viaggio in kayak lungo il "Grande Fiume"
Il Mississippi in kayak:30 giorni in solitario sul 4^ fiume più grande al mondo.
L'avventura
Mettete insieme una buona dose di coraggio, un grande spirito d'avventura e sacrificio, un pizzico di pazzia ed il cocktail e' fatto!
Questo è Giuseppe Faresin, vicentino di Sandrigo, che con il suo kayak ha solcato in solitario i più grandi fiumi del mondo, dal Rodano al Mississippi passando per il Danubio. La sua passione per la vita sull'acqua, infatti, lo ha portato a sfidare la natura in imprese sempre più impegnative e forti. Dopo i mille kilometri percorsi in kayak nel 2010 lungo le acque del Danubio, "Beppe", la scorsa estate ha alzato l'asticella e ha messo a segno un'altra delle sue imprese: ben 1.400 kilometri in solitario sul Mississippi per un totale di trenta giorni sul 4^ fiume più grande al mondo. "Organizzare, coordinare, trasferire in tempi brevi una simile spedizione dall'altra parte del mondo e fare in modo che tutto funzioni perfettamente - dice Beppe - è stata un'impresa. Al momento di mettere in acqua la canoa ero stanco morto, da settimane dormivo poco sia per il grande e minuzioso lavoro di preparazione dell'attrezzatura sia perché non sapevo cosa mi aspettava veramente dall'altra parte dell'oceano!"
La scorza dura del lupo di mare, però, nasconde un cuore di generosità e grande umanità; le imprese di Beppe infatti, sono diventate cassa di risonanza per imprese di altra natura: donando 1 Euro per ogni Km percorso, l'uomo del kayak ha voluto sostenere l'organismo internazionale Unicef per aiutare i bambini di Haiti ancora bisognosi dopo il terremoto che li ha colpiti. E la sua generosità è stata contagiosa: lungo il percorso moltissime delle persone incontrate - autorità e gente comune - hanno fatto donazioni a questa causa e alla fine la somma consegnata alla delegazione Unicef di Atlanta è stata maggiore del previsto!
Ma Beppe è andato ancora oltre. Da buon venditore, ha saputo conquistare la fiducia delle autorità vicentine ed essere nominato "Ambasciatore del Veneto nel Mondo". Il suo passare leggero sulle acque dei grandi fiumi è diventato veicolo per portare un messaggio di solidarietà e vicinanza con altri popoli. Questo è stato particolarmente vero nella sua ultima avventura sul Mississippi.
La terra vicentina e le regioni bagnate dal Mississippi erano accomunate dal fatto di aver subito una paurosa inondazione. Incaricato dalla Regione Veneto e dai Sindaci di Vicenza e Sandrigo, Beppe si è fatto portavoce della sua terra portando saluti e solidarietà ai "primi cittadini" delle varie città dove è passato: Minneapolis, Winona, La Crosse, Dubuque, Le Claire e Saint Louis. L'accoglienza da parte delle autorità che gli hanno dato il benvenuto lungo il "Grande Fiume" e nelle sedi municipali è stata grande ed affettuosa, Giuseppe ha consegnato ad ognuno una lettera personale del governatore del Veneto, del sindaco di Vicenza e del sindaco di Sandrigo.
Nella prospettiva dello scambio e dell'essere ambasciatore di una terra ricca dal punto di vista culturale e artistico, prezioso è stato il contributo che la Banca Popolare di Vicenza ha dato alle imprese del Faresin. La banca infatti, ha messo a disposizione una serie di bellissimi volumi in inglese che ben illustrano l'arte, la pittura e l'architettura del Veneto e delle sue ville con particolare attenzione alle opere del Palladio. "Quando scorrevo le pagine di questi libri - ricorda Faresin - e raccontavo di Venezia che e' stata la più' antica repubblica democratica del mondo, quando parlavo di Verona, di Vicenza e del Palladio, rimanevano tutti a bocca aperta".
Al ritorno la sorpresa delle lettere di ringraziamento che hanno raggiunto Beppe nella sua casa a Sandrigo. Una per tutte, quella del sindaco di Dubuque, bellissima cittadina di 60.000 abitanti, "Ho avuto il grande piacere di incontrarti e conoscerti personalmente (...):Sei stato un formidabile Ambasciatore dell'Italia!
"Vedersi arrivare una lettera di questo genere mi gratifica immensamente - dice Giuseppe - perché vuol dire che sul Mississippi non ho solo pagaiato e faticato, ma ho lasciato anche un ricordo: il ricordo di un matto che un giorno e' passato di lì in canoa portando doni, saluti e la solidarietà della propria terra". Sul filo dell'acqua l'avventura di un matto è diventata veramente punto di partenza per nuovi legami.
Il VIAGGIO: 1.400 Km LUNGO IL MISSISSIPPI
Il viaggio in solitario attraverso la terra dei pionieri d'America, degli indiani Sioux Dakota e dei Mormoni è iniziato a Minneapolis nella regione dei Grandi Laghi, Stato del Minnesota. Minneapolis è il centro con il più ricco panorama artistico della regione. Il suo nome deriva dalla parola in lingua Dakota "min" che significa "acqua" e la parola greca "polis" Città: quindi Minneapolis è la città sull'acqua per antonomasia. Il Fiume Mississippi scorre a nord-est di downtown. A 16km circa verso est si trova la città gemella di Saint Paul dove dalla cime di una altura, domina la cattedrale di Saint Paul, simbolo che identifica questa cittadina, rimasta legata alle tradizioni delle comunità tedesche e irlandesi. Dopo il Minnesota, il viaggio si è snodato verso sud nel Wisconsin passando per il grande lago Pepin e le cittadine di Wabasha e Winona il cui nome è saldamente legato agli insediamenti indiani di un tempo.
La Great River Road del Wisconsin offre quasi 500 km di spettacolare panorama fluviale - dirupi di arenaria, foreste e bayous acquitrinosi. Un bayou è un canale minore che si muove molto più lentamente rispetto al corso principale. Nella sua avventura Beppe si è perso in uno di questi canali e solo grazie al suo GPS è riuscito, dopo lo smarrimento iniziale, a rimettersi "in strada". Ma questa è stata solo una delle tante avventure : "Pochi giorni dopo la partenza - ci racconta - sono stato investito da un uragano di proporzioni inaudite, con la canoa piena d'acqua e i sistemi di comunicazione fuori uso sono rimasto aggrappato per quasi due ore alla radice di una pianta; calava la sera, ero sul punto di lanciare l'SOS, ma fortunatamente l'uragano cessò la sua furia e così sono riuscito a raggiungere la".
Nello stato del Wisconsin c'è stato l'incontro con le autorità della città di La Crosse, città famosa per i cacciatori di pelliccia francesi che vi soggiornavano nel ‘700. "Ho incontrato un sindaco giovanissimo, 26 anni - racconta Faresin - Simpatico e molto interessato alla nostra terra sull'acqua, il Veneto di Venezia e dei fiumi che la percorrono". La sosta successiva è stata nella graziosa cittadina di Dubuque dove si trova il museo nazionale del fiume Mississippi che racchiude 300 anni di storia del fiume. E poi a seguire, Le Claire patria di Buffalo Bill, Muscatine resa famosa in tutto il mondo per i bottoni di madreperla ricavati dalle conchiglie del Mississippi e Hannibal (Missouri) città natale di Mark Twain.
Dopo un mese di grande fatica, sacrifici e pericoli scampati, ma anche ricco di tante soddisfazioni, Beppe e' approdato a St. Louis. "Nel tardo pomeriggio di Mercoledì 18 Agosto sono arrivato alle porte di St. Louis - ha raccontato Faresin - ho preso obbligatoriamente il canale di 15 km che bypassa il corso principale, interrotto da due grossi sbarramenti dove l'acqua cade a cascata. Sono transitato attraverso la grande ed ultima chiusa, la ventinovesima e all'apertura delle gigantesche porte ho visto la città ed il grande arco alto 190 metri: Che emozione!". Il "grande arco" è il moderno Gateway Arch dell'architetto finlandese Saarinen - simbolo tangibile del ruolo storico di porta d'accesso all'ovest che la città di Saint Louis ha rivestito nel corso della storia. Sotto il profilo architettonico è una sorta di "Tour Eiffel" della Regione delle Grandi Pianure. Ma la città è nota anche per la sua musica blues. "Ho intitolato questo mio viaggio "Alle Sorgenti del Blues", per il significato che la musica propria di questi luoghi racchiude. I suoni e i ritmi del blues, infatti, da sempre sottolineano e accompagnano la sofferenza della gente che abita lungo il grande fiume: schiavitù' prima e soventi catastrofi naturali oggi". Il nostro "moderno viaggiatore" ha confidato che in riva al fiume ha lasciato un segno da dove ripartire per arrivare fino al Golfo del Messico. Chissà se già il prossimo anno sentiremo ancora parlare
di lui...
Il PERSONAGGIO: L'UOMO IN KAYAK
La "passione" di Beppe per la canoa nasce nella primavera del ‘77 quando un amico lo costringe a comprarsi una kayak e qualche mese più tardi lo lancia in un' impresa comune lungo il Rodano, da Briga (Svizzera) fino a Marsiglia (Francia) per oltre 900 Km.
"Fu una vera follia!" - racconta oggi Beppe - "Tra canaloni e rapide e con la poca esperienza acquisita, venirne fuori vivo, fu davvero solo questione di fortuna".
"Arrivato in fondo senza gravi incidenti, - continua Beppe - misi la canoa in soffitta e decisi che questo sport non faceva per me!"
Cinque anni dopo, dimenticato lo spavento del Rodano, siamo nel 2002, Beppe decide di rispolverare il suo kayak e di fare nientemeno che il Danubio in solitario partendo da Innsbruck sull'Inn, da lì raggiungere il Danubio e poi giù fino al Mar Nero.
Mentre l'Italia intera era incollata davanti al televisore a tifare per la nazionale di calcio e per Paolo Rossi, lui si preparava a navigare il Danubio.
Purtroppo, il tempo era pessimo e il fiume Inn in piena. Dopo tre giorni a causa delle avverse condizioni meteo e della febbre che sopraggiunse dovette dare forfait.
Attaccata definitivamente la canoa al chiodo, Beppe si rassegna.
Passano gli anni, 28 per l'esattezza. Un giorno, siamo nel luglio del 2009, viaggiando in treno sopra un grande fiume della Siberia Occidentale gli viene un'idea, perché non riprendere la canoa e tentare con il Po?
Presto fatto, mise in acqua il suo kayak a Piacenza ed in 7 giorni arrivò fino a Venezia.
Il Danubio però restava sempre l'impresa da fare e siccome le promesse vanno mantenute, specialmente con se stessi, nel Novembre del 2009 iniziò a studiarsi il percorso e a preparare nei minimi dettagli la spedizione.
Nel gennaio del 2010 ci fu il terremoto ad Haiti, da qui l'idea di dare un valore e un significato alla sua impresa donando personalmente all'Unicef 1 euro per ogni km, a favore dei bambini di Haiti.
Nel suo percorso ha incontrato le delegazioni UNICEF di Vienna, Bratislava, Budapest e Belgrado, autorità cittadine di Vukovar (Croazia), Novi Sad, Belgrado (Serbia) e Turnu Severin (Romania). Tutti hanno accolto con grande entusiasmo il suo progetto. Al suo passaggio, Faresin consegnava oltre l'assegno promesso, anche le lettere con i saluti personali del Governatore del Veneto, del sindaco di Vicenza e di quello di Sandrigo.
L'ultima impresa è stata il Mississippi: 1400 Km sempre in solitario che hanno portato l'uomo del kayak oltre oceano. Il Kayak, da scherzo di un amico è diventato passione vera e propria. Ma anche esperienza di vita. "Cari giovani, senza fatica non si va da nessuna parte!" Faresin con il suo kayak lancia un nuovo messaggio: "Non è un kayak che ti cambia la vita, ma l'impegno, la dedizione e la passione che ci metti nel fare quello in cui credi."
GIUSEPPE FARESIN: moderno esploratore
Scheda personale:
Nome Giuseppe
Cognome Faresin
Indirizzo Via Dal Toso,30 36066-SANDRIGO (VICENZA)
Telefono .+39 348 2224080
E-mail [email protected]
Nazionalità Italiana
Data di nascita 19.01.1953
Curriculum:
1972: diplomato presso l'Istituto Tecnico ITIS Rossi di Vicenza settore telecomunicazioni e tecnico addetto ai lavori subacquei.
1972: sub nelle piattaforme Agip al largo di Ravenna.
1974 - 1988: tecnico riparatore e dimostratore presso industria metalmeccanica vicentina.
1988 - oggi: area manager, agente plurimandatario per l'estero.
Raids in kayak:
1977 discesa del fiume Rodano da Briga (Svizzera) a Marsiglia - 970 km in 24 giorni.
2009 discesa del fiume Po da Piacenza a Venezia - 370 km in 7 giorni.
2010 raid del Danubio da Vienna a Turnu Severin (Romania)- 1.016 km in 21 giorni.
2011 raid del Mississippi da Minneapolis a Saint Louis - 1.400 km in 1 mese.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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