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Il massacro delle volpi, Cpv contro Schnek

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 17 Aprile 2013 alle 14:14 | 0 commenti

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Renzo Rizzi portavoce Cpv - La storia è nota, la provincia di Vicenza, ha emanato alla chetichella, una delibera voluta dall’ex assessore alla caccia Marcello Spigolon, che risulta tutt’ora in vigore. Grazie a un complicato accordo con L’ISPRA, è uscito un documento che autorizza centinaia di cacciatori, a compiere ogni sorta di nefandezza sulle volpi nel periodo in cui allevano i piccoli.

Questo, con un unico obbiettivo dichiarato, che servirebbe ad eliminare un concorrente che per natura e sopravvivenza preda animali come il fagiano o la lepre, obbiettivi primari per lo svago di una nutrita schiera di umanoidi dal grilletto facile. La delibera autorizza i cacciatori abilitati, dal mese di marzo al mese di luglio ad adottare dei metodi di uccisione delle volpi, di una barbaria inaudita.
La morte viene inflitta con i fucili, ma prioritariamente, tramite l'uso dei cani da tana, che consiste nel rintracciare il buco dove la volpe ha deciso di figliare, mandare dentro i cani addestrati, i quali ingaggeranno una lotta all'ultimo sangue con il selvatico. L'animale in trappola e per difendere la prole tenterà in ogni modo di farcele ma contro le mascelle dei cani addestrati, normalmente di razza jack russell o terrier, l'epilogo è quasi scontato.
I cani lottando,  riusciranno a trascinare fuori la volpe, e a farla a pezzi, spesso con la complicità dei bastoni o fucili dei cacciatori, poi sarà la volta dei piccoli che saranno sbranati vivi. In alcuni casi nei quali i cani non riescono a raggiungere la volpe rintanata in profondità, questi personaggi usano il fumo per intossicare e fare uscire l'animale. In altri casi si è arrivati, proprio nel Vicentino, ad usare uno scavatore per eliminare questo piccolo predatore che tentava in ogni modo di salvare la sua famiglia.
Ogni anno, nella provincia, in periodo di riproduzione vengono uccisi con questi metodi cruenti circa 200 volpi, con un rapporto di un adulto a quattro/cinque cuccioli, praticamente poco meno di trentacinque genitori, il restante nuovi nati. Da questi dati emerge con chiarezza che, se il problema sono le 35 volpi in eccesso risulterebbe sufficiente abbatterle prima. Posto che la volpe è una specie cacciabile, ovvero, viene uccisa di prassi per circa cinque mesi l'anno, come è possibile che si autorizzino queste nefandezze in periodo di caccia chiusa e nel delicato periodo di riproduzione? Credo che vi siano pochi dubbi sulle reali motivazioni.

La delibera approvata con il contributo dell'ISPRA, in realtà se rispettata, renderebbe quasi impossibile l'abbattimento della volpe in tana, in zona libera, ma come sempre accade nel Vicentino, le delibere vengono violate. Ovvero, in sede ENPA sono arrivate segnalazioni di autentiche bande che vanno ad uccidere volpi dove capita, senza rispettarne minimamente i precisi dettami.
Ora le guardie Zoofile sono state allertate, hanno avuto precise disposizioni in merito, all'uopo, viene richiesta la collaborazione e piena disponibilità del comando di polizia provinciale che dovrebbe, sempre nel rispetto della delibera, autorizzare tempi, modalità e luoghi degli interventi. Tra le consegne che sono state date alle guardie Zoofile, trova spazio anche la denuncia penale per chi verrà trovato a praticare queste atrocità, in quanto si possono inserire agevolmente all'interno dei dettami della legge 189/2004, come istigazione alla lotta e maltrattamento di animali.

Leggi tutti gli articoli su: Provincia di Vicenza, CPV, caccia, Attilio Schnek

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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