IL GIORNALE DI VICENZA: IL CASO. L'ex consigliera chiama la stampa e arrivano Mobile e Digos
Martedi 22 Febbraio 2011 alle 15:48 | 0 commenti
Martedì 22 Febbraio 2011 CRONACA Pagina 17
Cis, Equizi ha le "carte". E la polizia ora indaga
di Marco Scorzato
L'ex consigliera Franca Equizi esterna sul caso Cis-Filippi: convoca la stampa sotto il municipio, porta «nuove carte» e si ritrova ad ascoltarla anche la polizia che su quelle carte - cioè sulla loro origine e su come siano arrivate nelle sue mani - ha avviato accertamenti.
Franca Equizi torna a sparare sul caso dell'area di 500 mila metri quadri di Montebello, per metà di proprietà del Cis Spa - società pubblico-privata - e per metà dell'Af 99, società riconducibile al senatore leghista Alberto Filippi; un'area ex logistica che da pochi giorni la Regione ha aperto alla destinazione commerciale. Equizi spara contro l'assenza di trasoparenza» sulla ventennale storia di un centro logistico mai nato e di un'area che nel frattempo ha cambiato destinazione urbanistica per volontà di Comuni ! e Regione. A sostegno della sua tesi, Equizi porta porta «documenti» che dice di aver «ricevuti due mesi fa per posta in forma anonima» e che costituiscono il perno di un nuovo esposto, inviato alla procura di Venezia, in polemica coi giudici vicentini.
Ma che "documenti" sono? «Sono documenti - scrive Equizi in una nota generica - che contengono quelle che sembrano essere copie di trasferimenti bancari da Immobiliare Arco», società che ha siglato il preaccordo con il Cis Spa per diventare socio e per sobbarcarsi l'onere di costruire un mini-centro logistico, «alla famiglia del senatore leghista Filippi». «Si leggono cifre da capogiro», aggiunge la Equizi, senza però entrare nel dettaglio. «Sul profilo giuridico lascio la parola ai magistrati». Non c'è, quindi, nessuna accusa precisa.
E la polizia che c'entra? Non era presente per entrare nel merito. D'altra parte, anche alla luce di un precedente esposto della Equizi, c'è già un'indagine in corso dei carabinieri della procura di Vicenza. La polizia era lì per acquisire i "documenti" e avviare accertamenti. Da dove arrivano quelle carte? Come li ha avuti Equizi? I poliziotti vogliono capire se quei documenti abbiano a che fare con il materiale informatico rubato al senatore-imprenditore Filippi, vittima in passato di un attacco al server aziendale e del furto di un computer. Nel caso di materiale rubato, il codice penale profila per chi lo riutilizza l'ipotesi di ricettazione.
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