Il famoso organista Carpenter arriva al Teatro Comunale di Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 13 Febbraio 2013 alle 16:57 | 0 commenti

ArticleImage

Teatro Comunale di Vicenza - C'è molta attesa per il recital di Cameron Carpenter a Vicenza in programma lunedì prossimo, 18 febbraio, al Teatro Comunale nell'ambito della 103ª stagione concertistica della Società del Quartetto realizzata in collaborazione con la Fondazione del Teatro.Carpenter, nato in Pennsylvania nel 1981, è senza dubbio un personaggio unico nel panorama musicale contemporaneo e non solo per il suo abbigliamento poco convenzionale, per il taglio ed il colore dei capelli (che cambia in continuazione) o per il fatto che ama ricevere personalmente il pubblico all'ingresso del teatro, prima dei suoi concerti, ringraziando gli spettatori per essere venuti ad ascoltarlo.

Tutto ciò fa parte dell'eclettico personaggio-Carpenter, dietro al quale, però, c'è un signor musicista che ha costruito il suo successo in anni di studio e approfondimento, grande spirito di ricerca, una musicalità fuori dal comune ed un virtuosismo straordinario. Organista, compositore, arrangiatore (ha trascritto brani di Bach, Chopin, Liszt, Schumann, Rachmaninov) Cameron Carpenter è un musicista che ha letteralmente stravolto il modo di concepire e di suonare l'organo, strumento "liturgico" per antonomasia, estendendone enormemente le capacità espressive.
Talento naturale, a 4 anni si siede per la prima volta davanti ad un organo, a 11 è in grado di suonare tutto il "Clavicembalo Ben Temperato" di Bach e a 15 riesce nell'impresa di trascrivere l'imponente Quinta Sinfonia di Mahler. Seguono gli studi alla Juilliard School di New York, che frequenta brillantemente, anche se è proprio in quegli anni che matura le sue convinzioni da ribelle: "se dovessi suonare l'organo come ti insegnano al Conservatorio o in chiesa, impazzirei". Per Carpenter l'organo è l'ultimo retaggio della più arcaica tradizione della musica "classica". E fra tutti gli organisti del passato o del presente - sempre secondo il suo pensiero - non ve n'è uno che abbia avuto il coraggio di mettere in discussione i limiti di questo strumento, di osare, di creare qualcosa di nuovo. Il temerario Cameron Carpenter ha accettato la sfida e l'ha stravinta, contro i pregiudizi di chi inizialmente lo bollava come "fenomeno da baraccone" e contro una radicata tradizione secolare che concepiva l'organo come uno strumento prevalentemente legato alle liturgie religiose e alla musica sacra. Vederlo "arrampicarsi" sui manuali, ma soprattutto "danzare" sulla pedaliera è uno spettacolo, perché i suoi piedi non sono meno veloci, leggeri e precisi delle dita delle mani. Dopo l'enorme successo negli Stati Uniti, negli ultimi anni Carpenter è diventato una star anche in Europa, dove ha conquistato i consensi del pubblico e l'approvazione pressoché unanime dei critici. Solo per ricordare le affermazioni degli ultimi mesi nel Vecchio Continente, il musicista statunitense ha inaugurato la stagione organistica alla Berliner Philharmonie, ha iniziato una collaborazione artistica con il Mozarteum di Salisburgo, ha partecipato alla rassegna BBC Proms e ai Festival di Berlino e Stoccarda. Il Schleswig-Holstein Musik Festival gli ha attribuito, lo scorso mese di agosto, il Premio intitolato a Leonard Bernstein. Con il suo CD dal titolo "Revolutionary" (Telarc) Carpenter è stato il primo organista "classico" ad aver ricevuto una nomination nella storia dei Grammy Awards. I suoi numerosissimi fans, molti dei quali giovani e giovanissimi, lo seguono a milioni anche attraverso i video pubblicati sul web. Il concerto di lunedì sera al Comunale di Vicenza (esaurito da giorni) è particolarmente atteso, dal momento che Carpenter non si esibirà all'organo, bensì al "Doppio Borgato", uno strumento unico ideato e realizzato dal Maestro artigiano vicentino Luigi Borgato costituito da un pianoforte da concerto accoppiato ad un secondo pianoforte azionato da una pedaliera di 37 pedali. È la prima volta in assoluto che Carpenter si esibisce in pubblico su uno strumento del genere. L'evento è realizzato in collaborazione con il XV Festival concertistico internazionale "Organi storici del vicentino, un patrimonio da ascoltare". Inizio alle ore 20,45.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network