Il duo demo
Giovedi 18 Ottobre 2012 alle 00:27 | 3 commenti
C'è uno scambio di e-mail che da ieri pomeriggio gira per le redazioni delle testate vicentine. Si tratta della corrispondenza tra Enrico Peroni, segretario cittadino del Pd e il compagno di partito Sacha Catalano, astro nascente tra i circoli del capoluogo. Proprio Catalano, inavvertitamente sembrerebbe, ha inviato ai giornalisti alcune riflessioni condivise con lo stesso Peroni. Riflessioni poi in gran parte concretizzatesi in un comunicato reso pubblico sempre ieri.
In realtà non si tratta di alcunché di sensazionale poiché diverse testate on-line, Vicenzapiu.com in primis, avevano pubblicato con largo anticipo ciò che si sarebbe poi verificato. Ovvero l'alleanza del Pd con Sel e le primarie in seno alla coalizione di centrosinistra che attualmente regge le sorti di palazzo Trissino. Opzione auspicata peraltro a metà estate dallo stesso primo cittadino, il democratico Achille Variati.
E se sulla bonarietà delle primarie con cui il centrosinistra avrebbe re-incoronato Variati come competitor alle municipali già tantissimo è stato detto e scritto, la vera nota di colore politico che esce dallo scambio di e-mail finito sui desk delle redazioni è un'altra. Catalano si presenterà alle primarie come aspirante candidato sindaco in vista delle comunali come contendente di Variati. Ma in che casella? In rappresentanza di Laura Puppato, consigliere regionale del Pd, ambientalista moderata e terzo incomodo nella gara nazionale che vede il segretario Pigi Bersani e l'outsider Matteo Renzi tra le figure più in vista. Se a livello locale poi sarà gara vera, come sostiene il Pd, o se si tratterà , come sostiene chi non è di centrosinistra, di un allenamento tra Sacha lo sparring partner e Variati-Balboa il prescelto, sarà il tempo a dirlo. Le premesse, a partire dai cinguettii moderati tra Peroni (che pare aderire alla cosiddetta mozione Puppato) sembrano propendere per la versione delle primarie come allenamento e vetrina per l'attuale numero uno della giunta cittadina. Ma leggendo tra le righe lo scambio epistolare tra i due si intuisce chiaramente che pure l'accordo con Sel è cosa fatta. Da quando the big two (il veterano verde Ciro Asproso e il coordinatore provinciale Tomaso Rebesani) hanno definitivamente dissotterrato un guanto di sfida a Variati mai definitivamente lanciato, la brezzolina pigra tra la stessa Sel e il Pd è divenuta bonaccia. L'unico cui la decisione non è mai andata giù è Mattia Pilan, uno degli ex duri della Quercia. Al quale, secondo le voci che girano a palazzo Trissino, l'alleanza soft con Variati è rimasta nel gozzo e sul groppone. Rimane solo da capire se la svista elettronica del duo democratico sia «vera per davvero» o se sia, sul piano politico, un innocente gioco erotico per ridare slancio ad un menage il quale prima che le primarie comincino sta già facendo sbadigliare i partner della coalizione. E i loro elettori.
è chiaro che il pezzo gioca sull'equivoco (rispetto alla lettera di cui sono entrato in possesso)... e sulla ironia: eironeía in greco significa menzogna. Ed è la figura retorica che si usa per dire una verità con una cosa falsa... Se vuole le faccio lo schemino.
Marco Milioni
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