Il dibattito, Colla e Lago: uscita dall'in house per Aim? Scelta oculata
Mercoledi 8 Maggio 2013 alle 15:28 | 0 commenti
«Non vogliamo sentire parlare di privatizzazione di Aim perché questa è una colossale sciocchezza. L'uscita dalla gestione in house della nostra multiutility, che peraltro concretamente avverrà solo tra diversi anni è una opportunità per rimanere sul mercato e contrastare così l'avanzata della concorrenza». È questo il succo del ragionamento di Umberto Lago e Paolo Colla snocciolato ieri a San Pio X durante un incontro organizzato dal forum vicentino sull'acqua come bene comune.
Colla e Lago, rispettivamente amministratore unico di Aim e assessore alle partecipate al comune di Vicenza, si sono trovati davanti ad una sessantina di persone nell'aula magna della Cooperativa Insieme di via della Scola, alla periferia orientale del capoluogo berico. L'incontro, iniziato alle 21 in punto, è stato moderato da Marco Fascina, uno dei portavoce del coordinamento.
Durante la prima parte c'è stato un lungo intervento di Colla, il quale ringraziando gli organizzatori, ha ripreso punto su punto il filo del discorso portato in consiglio comunale a Vicenza il 26 marzo quando l'aula ha detto sì alla delibera che determina la progressiva uscita di San Biagio dalla cosiddetta gestione in casa dei servizi e alla successiva messa a gara degli stessi. Una novità che, nel Paese come a Vicenza, trova molti detrattori, la quale però farà sentire i suoi effetti in modo scaglionato nel tempo. Per la messa a gara della gestione delle reti secondarie del gas, ovvero quelle che arrivano sino ai contatori delle famiglie, i tempi sono più ristretti giacché la legge che impone le gare stesse, la 222 del 2007, ha identificato il 2014 come termine massimo. Diversa è la questione invece per i trasporti per i quali le gare si dovranno approntare entro il 2019, termine invece che per tutti gli altri servizi è previsto per il 2025.
In questo contesto sia Colla che Lago hanno confermato la bontà della scelta compiuta dall'amministrazione comunale spiegando che l'avere messo nero su bianco l'uscita dall'in house a fronte di tempi certi, ha in qualche maniera evitato che il parlamento, se dovesse legiferare in materia, obblighi immediatamente il comune a mettere a gara i servizi attualmente da San Biagio. Colla e Lago tra l'altro sono ritornati sulle polemiche nate dopo il j'accuse del M5S di Vicenza nei confronti dei conti di San Biagio: «In questi giorni sono state dette tante sciocchezze» ha precisato il numero uno di Aim. Il quale non ha risparmiato critiche al governo Monti e alla regione in forza di tre fattori principali: uno, l'alta tassazione cui Aim è stata sottoposta, che in qualche modo limita gli investimenti; due, la riduzione dei fondi regionali per il trasporto pubblico; tre, la riduzione dei trasferimenti statali ai comuni. In ultimo però si è registrata la presa di posizione di Marco Fascina che ha espresso forti perplessità sulla scelta strategica operata dalla maggioranza, il quale però auspica nuovi confronti di questo tipo. Critico l'intervento anche di Massimo d'Angelo, responsabile provinciale della Cgil trasporti che a gran voce ha chiesto ad Aim di redigere un serio piano industriale. (in foto da sinistra a destra: Colla, Lago e Fascina)
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