Il demografo e l'urbanista
Venerdi 20 Luglio 2012 alle 16:49 | 0 commenti
«Abitanti in calo, meno di mille nuovi nati, stranieri in crescita ma di poco, boom di serbi, rumeni e moldave. Sono le principali novità che emergono dall’annuale rapporto elaborato dall’ufficio statistica». Così argomenta il discettatore demografico Pippo Zanetti sul portale del comune di Vicenza il quale riporta una sua lunga prolusione.
Il consigliere comunale Zanetti però, sua la delega ai sistemi informatici, doveva avere un virus nel suo sistema operativo giacché nella sua lunga disquisizione fatta di numeri senza una cifra di merito s'è dimenticato di fare un link così scontato che anche i fattorini di Google a Mountan View se ne sono accorti. E il nesso è: ma se la popolazione cala o stagna a che diavolo serve una previsione urbanistica così massiccia come quella uscita di recente dalla sala Bernarda? E soprattutto dal Pat?
Sì perché sbirciando e berciando tra gli anfratti di quest'ultimo emergono un paio di numeretti che né Zanetti (Vic) né l'assessore al territorio Francesca Lazzari (Pd) hanno mai commentato a dovere. La giunta di centrosinistra, quella che nella campagna elettorale 2008 aveva fatto il bagno di voti blandendo il no al cemento, ha deciso di aumentare di altri 25.000 metri quadrati il valore della superficie agricola utilizzabile. La cosiddetta Sau: nomen omen direbbero i Latini poiché Sau in tedesco significa scrofa. Il che non depone a favore della considerazione che i vicentini potranno avere dell'urbanistica. A questo si ammalloppano altri gli altri 265.000 metri quadri già sfruttabili cui vanno aggiunti pure quelli previsti dal vecchio piano regolatore. E così le cifre cominciano a svelare il vero odore del disegno del territorio: che poi non è tanto diverso da quello delle amministarzioni palazzinare che hanno parallelepipedizzato l'Italia a partire dagli anni Cinquanta.
A Zanetti che è esperto di informatica sarebbe poi da suggerire una visitina su un qualsiasi motore di ricerca. Google va benissimo. Se lo si interroga a dovere si scoprirà che sul sito della Regione Veneto è pubblicato un documento sovversivo. Il testo della legge urbanistica, la numero 11 del 23 aprile 2004. La quale all'articolo 2 comma d spiega che il legislatore si è prefissato lo scopo di utilizzare terreno "vergine" «solo quando non esistano alternative alla riorganizzazione e riqualificazione del tessuto insediativo esistente». Ora in una città con un edificato qualitativamente bigio e penoso, di fronte a un trend che viaggia verso le diecimila abitazioni sfitte per non parlare degli invenduti e sfitti commerciali, e soprattutto di fronte ad una tendenza demografica, ce lo insegna Superpippo, piatta, a che serve tutto 'sto mattoname messo in cantiere tra Pat, accordi pubblico-privato e futuri piani interventi? C'è però un'ultimo bug demografico-urbanistico che Zanetti ha omesso di evidenziare e correggere. Nel mare magnum del Pat (che poi è il piano di assetto del territorio e non un tennista dandy di Miami) sono stati fatti figurare come aree di urbanizzazione consolidata ulteriori 240.000 metri quadri circa. Detto alla grezza sono zone dove in qualche modo è permesso costruire perché non si è in presenza di un ambiente delicato e semirurale, ma di un ambiente considerato a tutti gli effetti cementizio-cittadino, anche se si è in mezzo alla campagna. Ciò premesso andrebbe chiesto al demografo e alla urbanista: è vero o non è vero che tra la prima battuta del Pat e la seconda, la giunta ha preteso e ottenuto di aggiungere altri 125mila metri quadri (stecca più stecca meno) di campagna utilizzabile facendo salire il monnte a quota 240mila circa?
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