Il dado è tratto per Forza Italia ma per Impegno per Vicenza non è la persona giusta Fabio Mantovani membro del cda variatiano di Ipab: serve candidato unitario di rottura
Mercoledi 27 Dicembre 2017 alle 10:59 | 0 commenti
"Il dado è tratto", dopo, a quanto riferiscono, tanti incontri, tanti bilanciamenti, tante riflessioni, tante possibilità , finalmente Forza Italia ha espresso il suo candidato per le elezioni amministrative di Vicenza che si svolgeranno il prossimo anno per superare definitivamente l'era di Variati, che ha condizionato tutti i settori della vita cittadina e al cui programma molti, troppi, che pure potevano essere indipendenti, hanno direttamente o indirettamente aderito. Il designato è Fabio Mantovani, una personalità civica, non tesserata, gradita al commissario veneto di Forza Italia, Adriano Paroli.
L'avvocato, giuslavorista, presidente dell'Ordine degli avvocati, ha al suo attivo anche diversi impegni in vari settori della vita civile, che sono stati apprezzati. Lo stesso sindaco di cui avremo sempre fatto a meno, ossia Achille Variati l'ha nominato come Consigliere un paio d'anni fa nel Consiglio d'Amministrazione dell'IPAB (Istituto pubblico di Assistenza e Beneficenza) di Vicenza (nella foto del Cda Ipab Vicenza da sinistra Lucio Turra, Achille Variati, Franca Bonetto, Fabio Mantovani). Un incarico importante, collaterale anche a quanto il settore sociale dell'amministrazione comunale decide per il benessere, soprattutto degli anziani di Vicenza. Naturalmente l'avvocato Mantovani ha sottoscritto il programma politico-amministrativo del sindaco Variati. Un gesto che lo colloca nettamente nel centro sinistra. Un motivo più che sufficiente perché Impegno per Vicenza non lo possa votare.
Bene! Così si conclude la quasi affannosa ricerca di un candidato da parte di Forza Italia, che affiancherà altri candidati del centro destra vicentino, ossia Francesco Rucco, consigliere comunale di Vicenza e capace oppositore della Giunta Variati, il primo ad essere designato da diverse Liste Civiche, e Roberto Ciambetti, indicato dalla Lega Nord. Vicenza e da anni impegnato nella buona amministrazione della Regione Veneto. Vi è poi la auto-candidatura di Giorgio Conte, ex deputato, che intende riunire sotto la guida di una sua associazione tutto il centro destra.
Più della sinistra il centro-destra vicentino ha tre candidati, indicati da partiti e liste ed un outsider, ma costoro non concorreranno per delle "primarie", ma i primi tre direttamente per la poltrona di sindaco, a meno che... a meno che non vi sia quello sforzo, chiesto da molti e soprattutto da anni da Impegno per Vicenza, di una candidatura unitaria, dove prevalga un programma, capace di portare fuori la città di Vicenza dalle secche della Giunta Variati e di coloro che in qualsiasi modo l'abbiano appoggiata. Si tratta di avere ben chiaro un programma non di cose da fare", ma di ciò che è veramente possibile realizzare con chiarezza coerenza e consapevolezza, dato che la città ha molto, troppo, sofferto per molte illusioni. Su tutto le vicende della Banca Popolare di Vicenza e del suo Presidente Gianni Zonin sempre troppo vicino alla Giunta di Achille Variati, il quale, solo timidamente quando era sicuro di non aver danni, ha preso qualche piccola distanza a basse parole, come al solito quando si tratta di potenti.
Ora per il centro-destra si tratta di assumere una prospettiva di programma chiara e di serio Impegno e gli attuali candidati debbono ben definire e possibilmente unire. Sappiamo bene che solo "a forze unite" si vince, e la sinistra lo ha già fatto in parte addirittura coinvolgendo il perdente della Giunta Variati: se Parigi val bene una messa, figuriamoci 700 voti per Vicenza.
Così ora il quadro delle candidature è preciso, ma più preciso deve essere proprio, ad avviso di Impegno per Vicenza, una candidatura unitaria, svincolata dal passato, espressione di novità per la città . Proprio per questa ragione nessun legame con le vicende di Variati, delle sue relazioni, compromesse e compromettenti la possibilità stessa di quel cambiamento che è richiesta precisa della città , attestata anche dallo stesso esito delle primarie della sinistra, che, ben lo sappiamo, ha il segno comunque della continuità con Variati, che l'ha inseguita sempre anche oltre il suo partito di appartenenza.
Affinché siano "uno", ossia una autentica espressione politico-amministrativa della città di Vicenza, è questo l'auspicio per il centro - destra vicentino di Impegno per Vicenza.
Il Presidente di Impegno per Vicenza: Italo Francesco Baldo
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