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Il contributo a Kipar delle associazioni alle prospettive dell'area Est del Dal Molin

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 17 Giugno 2011 alle 19:28 | 0 commenti

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Giancarlo Albera, Le associazioni del "Tavolo della Consultazione"  -  In occasione  dell’incontro che si terrà al cinema Odeon a Vicenza sabato 18 giugno, durante il quale l’arch. paesaggista Andreas Kipar, a nome del Comune di Vicenza, presenterà una relazione sulle prospettive dell’area Est del Dal Molin, come associazioni, che a vario titolo si sono occupate della questione Parco, intendiamo dare il nostro contributo.

Sulla progettazione del cosiddetto “Parco della Pace” abbiamo iniziato un percorso dal  basso con il Convegno “Un futuro di pace ... la Città, il Parco, la Progettazione partecipata”, tenutosi il 18 dicembre 2010 ai Chiostri di Santa Corona. Erano presenti, oltre ai relatori esperti, anche il Sindaco Variati e gli assessori referenti, Antonio Dalla Pozza e Giovanni Giuliari. 

Mentre proseguiamo il percorso iniziato, prendiamo atto della volontà dell’Amministrazione di destinare quell’area a parco cittadino, offrendo ai vicentini un ampio spazio verde qualitativamente coerente con il contesto paesaggistico locale. Nello stesso tempo pensiamo che quello spazio possa diventare un laboratorio per la realizzazione di varie iniziative come quelle che riguardano la pace, il tempo libero, lo sviluppo sostenibile, le energie rinnovabili.

Riteniamo che sia pregiudiziale predisporre in quell’area strumenti urbanistici che escludano i rischi non solo dell’utilizzo di quell’area per una eventuale espansione della base militare ma anche l’utilizzo del parco per esercitazioni da parte della stessa.

Nella Progettazione del Parco,  pensiamo che si debbano valorizzare le risorse naturali (paesaggio, acqua, ecc.) e tener conto della specificità di quel territorio e delle sue funzioni. Bisogna anche prevedere e realizzare in quell’area sistemi di difesa del territorio dalle alluvioni e ricordare che, nella sua riqualificazione, il Parco dovrà diventare punto di raccordo con la città, gli altri spazi, i percorsi e i diversi progetti in cantiere sia ad Est che ad Ovest del centro storico. 

In questo percorso, in cui si valorizza la partecipazione  di tutti gli interessati, ci sono disponibilità e collaborazioni sia di tecnici locali sia di esterni. Ricordiamo, ad esempio, il laboratorio dei gruppi di studenti dell’Università di Ascoli Piceno (Scuola di Architettura), che si sono esercitati sul tema del Progetto del Parco della Pace, producendo interessanti proposte da tenere in considerazione. 

E’ nostra intenzione proporre un questionario che rappresenta uno strumento utile per raggiungere il maggior numero di persone che desiderino esprimere opinioni o suggerimenti. Pensiamo di proporlo all'amministrazione con modalità da concordare proprio nell'occasione della relazione pubblica del 18 giugno, studiando nuove forme di partecipazione concreta ed organizzata.

Ci sono comunque alcuni punti fermi da rispettare:

L'uso pubblico dell’area dovrà essere accessibile a tutti (sia nella disponibilità che fruibilità), l’acqua come risorsa da tutelare e valorizzare, la compatibilità ecologica- ambientale,  la compatibilità economica, la connessione con la città.

Ecco perché dopo queste debite premesse è necessario consultare e coinvolgere i cittadini per quel che riguarda le scelte future che si andranno a fare, alfine di trovare delle soluzioni che dovranno necessariamente essere condivise affinché la realizzazione del progetto del Parco nell’area est del Dal Molin  appartenga a tutti. 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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