Congresso provinciale del Pdl l'11 febbraio: oggi la data sarà sul sito del partito
Venerdi 27 Gennaio 2012 alle 01:07 | 0 commenti
Stando al nostro Pasquino romano, dopo la caccia alle tessere vinta dal boss dei cacciatori, l'eurodeputato Sergio Berlato, la caccia alle querele, farlocche ad oggi più delle tessere, sembrebbe definitivamente persa dal boss della caccia alla pubblicità di Publitalia, Giancarlo Galan, ex governatore, ex ministro e, per i suoi amici montezemoliani tutti calzati Tod's, anche ex berlusconiano. Il congresso del Pdl vicentino o di quel che rischia di rimanerne, se le lotte intestine continueranno senza alcun confronto politico e programmatico, sarebbe stato fissato a Roma ieri sera dai vertici del partito per sabato 11 febbraio.
Anzi Pasquino ci dice che "il congresso è stato fissato coerentemente con quanto detto da Angelino Alfano agli Stati generali di Padova e che la data comparirà sul sito del Pdl in giornata".
Con Galan sconfitto dovranno leccarsi le ferite anche "la boss" della sanità , Lia Sartori, vox populi "cacciatrice regina" dei ... Variati di turno, e i suoi seguaci locali, Costantino Toniolo e Pierantonio Zanettin in primis, ancora mercoledì dati in conclave per le ultime mosse anti congresso.
Per rendere valide, a questo punto, le votazioni dell'11 febbraio serviranno persone in carne ed ossa ("che andranno alle urne di partito in macchina, in bici o a piedi", ha detto a Padova Alfano), come, per sostenere l'inutilità di tessere taroccate, ha sempre sostenuto Berlato, fin dai tempi di An ben dotato di voti e di ambienti amici ma che, per dichiarazioni a chi scrive di suoi acerrimi nemici, "mai è stato toccato da sospetti di interessi economici personali meno che leciti".
Le querele cercate dagli inquirenti, sollecitate (ci hanno riferito alcuni dei contattati) anche da qualche mezzo a caccia di scoop e di simpatie, e brandite dagli avversari di Berlato non hanno, almeno fino a ieri sera, trovato le persone fisiche, magari postume, disponibili a firmarle.
Tutto è quindi pronto, secondo Gregorio Fontana, responsabile nazionale del tesseramento, e secondo i vertici azzurri, per celebrare il congresso. Anche se manca la firma più importante per un vero confronto democratico nel partito: la firma del candidato alternativo a Berlato.
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