Il Cedro, un'anziana, i lucchetti tranciati da Ampcs, Equizi e Variati: una storia "calda"
Giovedi 16 Agosto 2012 alle 21:24 | 1 commenti
Ci ha raggiunto Franca Equizi, che a nome suo e del suo gruppo di Amici Beppe Grillo Vicenza per una Vicenza a 5 Stelle, ci ha raccontato una storia, che, se confermata, avrebbe dell'incredibile e che più tardi sarà oggetto, ci ha anticipato, di un suo comunicato di denuncia. La raccontiamo per come ce l'ha raccontata non avendola potuta verificare di persona.
Tutti, o quasi, hanno seguito in questo periodo la storia del Cedro del Libano di Via Quadri, che non va associata alle fresche cedrate agostane ma al suo taglio per "migliorare la sicurezza" facendo spazio adeguato a una delle rotatorie che, pur orfane del loro padre naturale, Claudio Cicero, continuano a dettare i ritmi della mobilità in città . Non mancano le (solite?) polemiche sulle piante che cadono sotto la mannaia dell'attuale amministrazione, prima del suo "avvento" molto critica al riguardo con quella che l'ha preceduta e ora "guidata" da necessità di taglio che nascono dalla scarsa salute degli alberi "suicidati".
Ma nel caso del Cedro si è aggiunto un problema, denunciato il 22 luglio da Sandro Guaiti, consigliere comunale del Pd, che riguarda «la questione della villa d'epoca che verrebbe privata di una parte fondamentale di giardino. Se si guarda bene la planimetria, si potrà verificare che la rotatoria penetrerebbe nel giardino per circa 10/11 metri, arrivando fino quasi all'uscio di casa. La proprietaria, una signora di 73 anni, si è vista picchettare l'area anche di sua proprietà ed è spaventata già da adesso da qualcosa che in futuro comprometterà seriamente non solo la sua qualità di vita ma anche la conservazione di un bell'angolo di vecchia Vicenza ...».
Guaiti proponeva anche una soluzione, ma, racconta l'ex consigliera Equizi, che si è chiusa dietro la porta della Lega Nord in tempi non sospetti e quando "non era di moda", stamattina verso le 8,45 «due vigili urbani di sostegno a due mezzi dell'Amcps hanno reciso i lucchetti della proprietà della signora per dare inizio alle operazioni di delimitazione dell'area di lavoro e di chissà cosa. Solo che la signora era all'interno dell'abitazione e ne è uscita reclamando con forza le sue ragioni oltre che pretendendo che arrivasse il sindaco di persona per valutare la situazione. Non sappiamo cosa abbia supportato gli operatori del comune e della Amcps ad effettuare l'operazione di "effrazione" né conosciamo cosa sia avvenuto nei conciliaboli successivi, certo è che il vero e proprio blitz ferragostano è stato interrotto perché il sindaco avrebbe promesso il suo sopralluogo».
Detto che oggi il sindaco nel dopo Giunta ha riaffermato la necessità del taglio del Cedro, Franca Equizi ha proseguito così nel suo racconto: «Achille Variati stasera in effetti, verso le 19.30, è arrivato con un tecnico e alla nostra presenza, che eravamo venuti in contatto con la settantatreenne signora per aiutarla a trovare una soluzione che difendesse la sua casa e il suo giardino, ha confermato la bontà dell'operato di vigili e Amcps e le volontà dell'amministrazione, pur riservandosi alcune verifiche, mentre noi nulla abbiamo potuto fare al momento perché era precluso anche l'arrivo dei carabinieri in quanto non si era in presenza di eventuali flagranze di possibili reati».
Ci fermiamo qui lasciando i dettagli e il seguito al racconto di Franca Equizi che, ci auguriamo, sarà più puntuale del nostro semplice riferire a vantaggio di un primo lancio di cronaca per i nostri lettori.
Per ogni valutazione del "giallo con scasso", al momento, ci mancano tanti e importanti particolari.
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