Il cavaliere bianco galoppa su Canale 68
Lunedi 29 Ottobre 2012 alle 23:40 | 0 commenti
Oggi c'è stato l'incontro tra Luca Barbieri, l'amministratore di Canale 68 Veneto in cerca di un "cavaliere bianco", il padre Claudio e il loro consulente col gruppo che, ci diceva domenica e ci conferma oggi, «opera a livello nazionale, ma non solo, e con posizioni di leadership in settori della comunicazione diversi ma che potrebbero sfruttare notevoli sinergie tra la nostra storicità e il nostro know how tecnico e giornalistico con le loro strutture organizzative e commerciali».
Annunciando l'incontro «preparato da tempo da un professionista del settore della comunicazione con un gruppo della provincia che è interessato a dare continuità alla nostra emittente e a investire» l'amministratore e direttore tecnico della televisione di Cornedo, "la concorrente di Tva" come dice orgogliosamente il padre Claudio, che l'ha fondata 32 anni fa, aveva anche premesso: «Nessuna facile illusione per Canale 68».
Come è ovvio Barbieri junior non vuole rivelare il nome del possibile investitore e non si sbilancia sull'esito della trattativa iniziata ufficialmente oggi. Ma neanche è negativo sull'esito del "tavolo di discussione" avviato per dare continuità all'emittente a rischio chiusura, ecco il succo dell'appello diffuso sui media dai due Barbieri, «per l'esaurirsi della spinta finanziaria e, soprattutto, di lavoro della famiglia»: il padre Claudio, il motore da sempre di Canale 68, deve, infatti, fare i conti con la salute e la struttura aziendale di tipo familiare non è in grado di coprirne il ridotto impegno.
«Abbiamo illustrato e confrontato le reciproche posizioni e analizzato dati del passato e proiezioni sul futuro in un colloquio approfondito di un paio d'ore e ci siamo aggiornati a breve per ulteriori, ma urgenti, approfondimenti» - ha sintetizzato Luca Barbieri.
Le trattative col possibile "cavaliere bianco" aprono uno spiraglio di speranza non solo per i redattori del telegiornale "68 News", il fiore all'occhiello dell'emittente, per i tecnici e i dipendenti (poco meno di una decina, oltre ai numerosi collaboratori esterni e agli studi che lavorano per la tv) ma anche per molti utenti, che anche nei post alla notizia apparsa venerdì scorso sul GdV (la cui "collegata" Tva si avvantaggerebbe della chiusura dell'emittente) hanno chiesto di mantenere in vita Canale 68.
«Dobbiamo fare in modo che la nostra tv non si spenga», è il commento secco dell'imprenditore Claudio Barbieri, all'unisono oggi, anche se con sfaccettature diverse, con la redazione che ora spera ancora di più nell'evoluzione positiva della trattativa per salvare Canale 68 «non solo perché ci dà lavoro ma perché consente di non diminuire ulteriormente la pluralità dell'informazione a Vicenza e nel Vicentino».
«Nessuna illusione ancora» per Canale 68 Veneto, ci ripete anche oggi Luca Barbieri, «ma abbiamo potuto constatare di persona quello che il professionista che ha curato i rapporti con il possibile investitore ci aveva assicurato: il gruppo è certamente in grado di effettuare gli investimenti necessari ed è sembrato intenzionato alla trattativa, pur non nascondendoci, tutti insieme, le difficoltà legate ai tempi stretti e al momento economico attuale che non prevede budget incoraggianti per il mondo pubblicitario».
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