Il caso Ilta/Pai, dopo l'incontro con i Sindaci c'è l'incontro con il Prefetto
Venerdi 3 Maggio 2013 alle 17:54 | 0 commenti
Cisl Vicenza - Martedi 30 aprile si sono incontrati, presso il municipio di Campiglia dei Berici, le Organizzazioni Sindacali Flai, Fai, Uila, i Sindaci e loro rappresentanti di 14 Comuni del Basso Vicentino, per discutere la pesante situazione dei lavoratori della PAI/ILTA, azienda oggi non operativa ed in concordato liquidatorio, che occupa circa 200 lavoratori. L'incontro, richiesto dalle Organizzazioni Sindacali e dalla RSU, è stato attivato come vero e proprio “tavolo di crisi†al fine di affrontare una emergenza sociale che non vede, ad oggi, una soluzione e una prospettiva concreta.
All'incontro del 10 aprile scorso, presso la Direzione Lavoro della Regione Veneto il gruppo Amadori non si è presentato e con lettera inviata all'Assessore Donazzan, ha comunicato la grave decisione di non essere più interessato a concludere l'accordo per l'affitto di ramo d'azienda relativa al macello. Questa decisione è stata motivata adducendo ragioni di carattere tecnico e di sicurezza legate all'impianto. Tutto ciò accadeva dopo che nei mesi precedenti aveva concluso accordi per la parte che più gli interessava della filiera produttiva (allevamenti, mangimificio, incubatoio, rete commerciale e marchi),e aveva continuato a produrre con gli stessi impianti che ora invece considera inadeguati ed obsoleti, condannando quindi i 200 lavoratori a rimanere senza occupazione. Dopo avere condiviso con i Sindaci la situazione attuale e le forti preoccupazioni sulle ricadute economico sociali sul territorio, si è convenuto di procedere con una richiesta di incontro al Prefetto di Vicenza con l'obiettivo di accelerare i tempi di erogazione dell'ammortizzatore sociale e avviare un tavolo di confronto fra Organizzazioni Sindacali, Istituzioni locali e Regionali, e Gruppo Amadori per valutare la disponibilità espressa dallo stesso in merito alla ricollocazione del personale, impegno comunicato nella citata lettera allo stesso assessore Donazzan.
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