Il caporalato domenicale
Lunedi 2 Aprile 2012 alle 22:46 | 0 commenti
Da VicenzaPiù n. 231
Di Davide Lovat
"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro." Questo è il primo articolo, primo comma, della Costituzione. Quando "Progetto Veneto" per primo ha alzato la voce contro le aperture domenicali indiscriminate, facendo approvare al Consiglio Provinciale di Vicenza un Ordine del Giorno preparato apposta, sapeva che sarebbe accaduto quanto leggiamo oggi sui giornali: i centri commerciali offrono "contratti a gettone" per la domenica. In una parola, e la pronunciamo con schifo: caporalato!
Non è accettabile che i diritti dei lavoratori, conquistati a prezzi sanguinosi e in decenni di lotta per il riconoscimento della loro dignità , vengano buttati a mare o sacrificati in nome della "crisi" a cui si deve porre rimedio al grido di "piuttosto che niente, meglio piuttosto". Non è accettabile che 1500 anni di etica del lavoro europea, inaugurata dal motto benedettino "ora et labora", finiscano nel cesso "che è sempre in fondo a destra" (citando Gaber) dove fanno pausa Montezemolo, Marcegaglia e i loro accoliti. Progetto Veneto è un'idea, poco più di un gruppo di romantici Don Chisciotte che rifiutano di baciare il deretano ai soliti potenti, ai poteri bancari e industriali che ammorbano la politica italiana, e lo sappiamo, ma anche veneta e soprattutto vicentina. Progetto Veneto è il tentativo di superare la forma partito per creare un movimento d'opinione dalla parte del popolo, a difesa della democrazia e dei suoi pilastri, aperto a tutti coloro che ne condividono i principi. Mossi dalla passione per la politica intesa come "etica della polis" lanciamo un appello non ancora disperato, ma forte e chiaro nella sua perentorietà : "Se non vi svegliate tutti quanti, in primis quei politici che non hanno ancora venduto la coscienza ai signori padroni, l'Italia è finita!!". Ve ne rendete conto sì o no? FI-NI-TA! E con lei anche il Veneto che conosciamo, cari i "venetisti" incapaci di un solo ragionamento diverso dal leghismo più stantio, basato su slogan tipo "Via da Roma" e "Basta tasse". Sveglia! Siamo nel nuovo millennio, ci siamo scornati per 20 anni invano con queste palle ed è ora di adeguarsi alla realtà ! Nell'inconsapevolezza ipnotizzata dalla TV e a causa della pochezza della classe politica composta da "selezionati dall'alto in base alla loro bassezza" stiamo andando verso un Eurofascismo che prende forma con l'appoggio, come da tradizione storica, degli industriali e delle banche. Insieme ad esso, a causa dell'ignoranza strisciante e del nichilismo sempre più diffuso, riprendono forma teorie orrende in campo etico relative all'eutanasia, alla soppressione della vita nascente o già nata, alla selezione di chi ha diritto di vivere, spesso mascherate da tesi progressiste o politicamente emancipate. Fascismo più nichilismo diedero, e daranno, come risultato Mathausen e Auschwitz. Il Male ritorna e noi ci sentiamo sempre più delle povere Cassandra, incapaci di far capire che la strada imboccata porta dritto a una tragedia immane. La battaglia contro le aperture domenicali sembra un'inezia e invece sarebbe un inizio. Non lasciateci soli!
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