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Il business in Cina per le Pmi nasce dalla conoscenza

Di Angela Mignano Lunedi 11 Giugno 2012 alle 09:40 | 0 commenti

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La Cina è vicina? Quali sono le opportunità che il Paese della Grande Muraglia nasconde e preserva? Come fare affari con il mondo cinese? Queste alcune delle domande a cui si cerca di dare risposta in vari incontri e convegni che fanno seguito a ricerche di mercato più o meno originali sul più grande mercato in sviluppo nel mondo. Può, quindi, essere utile fornire qualche criterio anche ai titolari e ai manager di aziende vicentine per scegliere quelli a cui partecipare.

Se è importante aggiornarsi in via preliminare e generale sulla Cina dal punto di vista geografico, culturale e macroeconomico per avere un quadro più chiaro e delineato della reale situazione del paese asiatico, le analisi tipiche di queste giornate di studio devono, poi, consentire di capire e valutare, con metodo analitico, quali sono le potenzialità della realtà cinese e quali di queste possono essere interessanti in relazione al proprio business aziendale. In quest'ambito, sarà interessante il tema "obbligatorio" sui finanziamenti di cui le aziende possono disporre per operare all'estero e, per avere un riscontro e un esempio concreto dei risultati che le relazioni con la Cina sono in grado di offrire, è fondamentale che venga esposto un caso aziendale in un settore di possibile interesse per le Pmi: il Real Estate di lusso, la moda, le macchine utensili ...

Ma perché le giornate di full immersione in Cina siano veramente utili occorre che non manchi in questi corsi/eventi di formazione un approfondimento sugli aspetti più burocratici e insidiosi del mondo degli affari cinese: le questioni doganali e daziali, legali e fiscali, nonché quelle relative alle risorse umane, ben diverse da quelle "occidentali". Se poi verrà posta anche con una particolare attenzione sulla complessità della lingua cinese si potrà dire che il proprio bagaglio iniziale di informazioni sul business made in China sarà completo.

I docenti di questi corsi andranno valutati non solo in base al loro curriculum, per il quale sarà utile leggere bene il materiale promozionale e non farà male rivolgersi alla Rete onnisciente, ma anche ai loro settori di competenza. Non mancheranno in corsi che si rispettino tra gli esperti di internazionalizzazione e del sistema economico-culturale cinese le figure di mediatori culturali, interpreti e consulenti per il mercato cinese, di professionisti di accounting e del sistema di tassazione cinese, di marketing e di sviluppo aziendale nei mercati internazionali. Se poi ci saranno avvocati con esperienza di diritto internazionale, consulenti per l'import/export dalla Cina e conoscitori dei finanziamenti per l'internazionalizzazione d'impresa, bisognerà dire che i corsi prescelti saranno stati quelli giusti. Poi bisognerà iscriversi a un Master che farà la vera differenza: l'esperienza sul campo, graduale ma rapida vista l'evoluzione di quel mondo e delle opportunità che offre ancora.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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