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Rosanna Filippin è tra i candidati di punta del Pd per le prossime politiche. Oltre ad essere il coordinatore veneto del partito è anche assessore al territorio del comune di Bassano del Grappa. Ritenendo di non potere fare al meglio il candidato e l'assessore ha deciso di rimettere il suo mandato nelle mani del sindaco della città del Ponte Stefano Cimatti.

A Vicenza Alessandra Moretti, che fa il vicesindaco ed è stata uno dei personaggi di punta del Pd in seno alle primarie, ambisce anche lei ad un posto in parlamento. Ma la delega se l'è tenuta ben stretta. Lo stesso ha fatto il suo collega di giunta Massimo Pecori dell'Udc (la cosa simpatica è che i due sono alleati a Vicenza e acerrimi oppositori per i palazzi romani (bella stranezza da spiegare a Bepi Brusamolin oggi in cassa integrazione con 650 euro al mese). I tre fra l'altro esercitano tutti la professione di avvocato, ma, almeno in questo caso, la più anziana Filippin oltre a rispettare, come gli altri due del resto, scrupolosamente leggi e regolamenti, ha ben pensato che occorresse un qualcosa in più. E così ha agito con un pensiero ad una cosa che si chiama etica. Gli altri due no, per cui paradossalmente, in questa storia Bassano batte Vicenza 1-2. Chissà che cosa pensa al riguardo il segretario nazionale del partito Pierluigi Bersani. Sicuramente nulla avrà da ridire, come nulla avrà da ridire sulla discesa con paracadute democratico nel collegio Veneto1 del chiacchierato Davide Zoggia.