Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica, VicenzaPiù, Informazione, Dal settimanale

Il Bassanese come laboratorio sociale

Di Marco Milioni Domenica 9 Ottobre 2011 alle 00:08 | 0 commenti

ArticleImage

Da BassanoPiù n. 1 e VicenzaPiù n. 220

Basta fare quattro chiacchiere a palazzo Nievo e qualche giro nei comuni del Nordest del Vicentino per capire che il Bassanese sarà probabilmente il territorio nel quale si decideranno i destini delle prossime elezioni provinciali. La città del ponte, ben prima del capoluogo, è stato il laboratorio in cui il centrosinistra, nella sua versione più centrista e moderata, è riuscito a sconfiggere un centrodestra che se la deve vedere con una serie di magagne locali, ma soprattutto nazionali.

Bassano è però un laboratorio anche per quanto concerne la delicatissima partita che si giocherà sul piano delle grandi opere. La città è infatti uno snodo nevralgico per il futuro, ancora da venire, della Valdastico Nord e della Pedemontana. Centrosinistra e centrodestra, con i distinguo trasversali del caso, hanno infatti deciso di collegare ai destini delle due opere una buona parte del loro appeal politico. Il quale però viene costantemente messo in discussione da una schiera di comitati molto agguerriti che per motivi di opportunità locale o per motivi di visione strategica contestano, e non senza buone ragioni, una idea di «sviluppo» tarata esclusivamente sulle «macro-realizzazioni» viabilistiche.Parlare del Bassanese però significa anche parlare di un territorio unico nel Vicentino (l'affaire Dal Molin ha una valenza nazionale e non fa media quindi), nel quale hanno prima germinato e poi attecchito gruppi che seppur minoritari hanno messo alle corde le istituzioni in diverse occasioni accusandole di un atteggiamento troppo soft (per usare un eufemismo) nei confronti di un malaffare giudicato «diffuso e capillare soprattutto nel rapporto tra industria e ambiente». I casi di Rosà e Tezze sul Brenta sono solo i più eclatanti. Ma sono l'emblema di una realtà che rischia di incarognirsi a causa di una politica che per anni ha preso sottogamba la questione. Anche in questo campo Bassano è un laboratorio nel quale potrebbero distillarsi in anticipo tendenze sociali poco conosciute nel resto del territorio berico.

Leggi tutti gli articoli su: BassanoPiù n 1, VicenzaPiù n. 220, Provinciali

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network