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Il 4 e 5 novembre il 14° Convegno nazionale dei centri interculturali

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 3 Novembre 2011 alle 16:06 | 0 commenti

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Comune di Vicenza  -  14° Convegno nazionale dei centri interculturali "Territorio, bene comune", a Vicenza il 4 e 5 novembre, coinvolgerà operatori provenienti da numerose città

Educare tutti a convivere in un territorio multiculturale e multireligioso e ad assumere la cittadinanza come corresponsabilità e come insieme di diritti-doveri in vista del Bene Comune: è questo il messaggio del 14° Convegno dei Centri Interculturali in programma a Vicenza il 4 e il 5 novembre, nel Palazzo Opere Sociali, Piazza Duomo 2.

Organizzato dai tre centri fondatori della rete nazionale, il Centro COME di Milano, il Centro Interculturale della città di Torino e il Centro di Documentazione della città di Arezzo, si terrà quest'anno nel palazzo delle Opere Sociali in piazza Duomo ospite dell'assessorato alla famiglia e alla pace del Comune di Vicenza e di Migrantes Vicenza e grazie alla collaborazione dei centri, delle associazioni, degli istituti comprensivi, delle organizzazioni provinciali degli immigrati e delle comunità delle distinti fedi religiose.
Per i contenuti e gli autorevoli interventi, il convegno è sostenuto dall'Unione europea e dal Ministero dell'Interno. Gode del patrocinio del Ministero dell'istruzione, dell'univesità e della ricerca-Ufficio scolastico regionale per il Veneto-Ufficio scolastico di Vicenza. E' stato concesso l'alto patronato del Presidente della Repubblica.

Esattamente un anno fa, in occasione dell'alluvione di Ognissanti, a Vicenza si sono sviluppate manifestazioni di solidarietà intrecciata tra vicentini da generazioni e "nuovi vicentini", cioè i cittadini stranieri qui residenti da molti anni, compresi i loro figli, gli studenti di seconda generazione. Tutti hanno lavorato, fianco a fianco per ripulire la città, dimostrando concretamente il senso di appartenenza nei confronti del territorio d'adozione. Il Presidente Napolitano, elogiando la nostra città, ha richiamato il concetto di territorio come destino comune, pur nel rispetto delle specificità e del pluralismo, sottolineando l'importanza dell'educazione interculturale per la governance del territorio e per un futuro con coesione sociale.
Viviamo un momento delicato e complesso, in un mondo globalizzato in trasformazione convulsa. I problemi ci sono, come sempre ci sono stati nella storia. E, come sempre, ogni generazione ha le risorse umane per affrontarli con realismo, solidarietà e visione del futuro, operando quotidianamente nei distinti settori della convivenza: condomini, quartieri, istituti comprensivi, servizi, amministrazioni comunali, provinciali e regionali, Ulss, organizzazioni di immigrati, mondo economico e produttivo, università, cooperative, sindacati, onluss, gruppi sportivi e di volontariato, comunità delle distinte fedi religiose."

Il Convegno Nazionale coinvolgerà operatori impegnati nel campo, dediti alle cose concrete, riuniti in gruppi di lavoro sui temi della città, della scuola, dei giovani, del dialogo civico ed interreligioso provenienti dalle principali realtà italiane: Torino, Napoli, Roma, Trento, Reggio Emilia, Bassano del Grappa, Arzignano, Cremona, Lonigo, Varese, Montecchio Maggiore, Piacenza, Schio, Valdagno, Foggia, S. Bonifacio, Padova, Verona, Chioggia, Mantova, Brescia, Piazzola sul Brenta, Bologna, Thiene, Bergamo, Modena, Cittadella, Alessandria, Venezia, Noventa Vicentina, Rimini, Vittorio Veneto, Pavia, Carpi, Arezzo, Faenza, Schio, Forlì, Firenze, Bergamo, Ravenna, Udine, Cesena, Montebelluna, Reggio Calabria, Bolzano, Milano, Vicenza.
Operatori di altre numerose città e province hanno inviato l'adesione e la documentazione, esprimendo il desiderio di consolidare la rete dei centri che costruiscono educazione interculturale e cittadinanza.

Il convegno, per il quale sono pervenute 270 iscrizioni, inizierà venerdì 4 novembre alle 14.30 con il saluto del sindaco di Vicenza Achille Variati cui seguiranno interventi di Graziella Favaro del Centro COME e della rete nazionale dei Centri Interculturali, di Francesco Remotti dell'università di Torino, di Monsignor Agostino Marchetto del Pontificio consiglio pastorale migranti itineranti, di Paolo Inghilleri dell'Università di Milano e di Mohamed Tailmoun della Rete nazionale G2 (Roma).
In serata si potrà assistere a due momenti di teatro interculturale: il primo sarà messo in scena dal Centro Interculturale di Torino, il secondo dal Laboratorio Teatrale ED-IC9.
Sabato 5 novembre dalle 9.30 alle 13.30 sono in programma quattro sessioni di lavoro parallele.

Leggi tutti gli articoli su: Comune di Vicenza, 4 novembre, centri interculturali

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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