Il 14 novembre giornata di lotta, ci sarà anche USB Vicenza
Martedi 11 Novembre 2014 alle 21:37 | 0 commenti
Alla giornata di lotta del 14 novembre indetta dai sindacati di base, dagli studenti e dai movimenti sociali, con scioperi e mobilitazioni, parteciperà anche l’Unione sindacale di base di Vicenza che grida: "cacciamo le camicie bianche dal governo, no alle politiche dei tagliatori di teste della UE, il 14 novembre ci sarà uno sciopero generale e sociale".
Ecco l'appello rivolto ai lavoratori:
Dopo il grande sciopero generale indetto dall’USB lo scorso 24 ottobre, continua la mobilitazione contro il jobs  act, che produrrà solo bad jobs ovvero bassi salari, disoccupazione, niente diritti; contro il blocco dei contratti pubblici e la legge di stabilità del governo Renzi.
Che attacca il diritto di sciopero, non vuole più i contratti nazionali bloccati da anni (quello dei dipendenti pubblici è bloccato da anni fino al 2020), ma vuole limitare i residui diritti del lavoro, tagliare ulteriormente le pensioni (infatti tutte le pensioni anche quelle sociali, nel 2015 non aumenteranno ma verranno diminuite), mettere il Tfr in busta paga (soldi nostri che servono a recuperare un po di tasse) invece dei rinnovi contrattuali, ridurre i servizi sociali – sanità , scuola, asili -, aumentare le tariffe e i ticket.Â
LE CAMICIE BIANCHE AL GOVERNO NON HANNO NESSUNA PIETA'.
Una politica antioperaia e antisociale furibonda. Â
Alla quale Cgil, Cisl e Uil fanno finta di opporsi con paroloni roboanti e minacce di scioperi generali ma che nei luoghi di lavoro favoriscono con il loro rifiuto alla lotta, alla mobilitazione, alla rivendicazione.
Ma c’è chi si ribella e non accetta supinamente la dittatura dell’Europa e della finanza, dei sacrifici a senso unico, della rinuncia ai propri diritti così duramente conquistati.
SCENDERE IN PIAZZA OGGIÂ E' LOTTARE NON SOLO PER DIFENDERE I NOSTRI DIRITTI MA PER CONQUISTARE RAPPORTI DI FORZAÂ FAVOREVOLIÂ PER IL LAVORO, IL REDDITO, LA DIGNITA'.
PER UNA SOCIETA' DOVE IL RISPETTO DELLE PERSONEÂ E DELL'AMBIENTE SIANOÂ IL METRO SU CUI REGOLARE LA COESISTENZA
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