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Il 100° giro d'Italia a Foza: orgoglio veneto

Di Citizen Writers Venerdi 2 Giugno 2017 alle 20:04 | 0 commenti

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Sabato 27 maggio è stata l'ultima tappa della 3 giorni veneta del giro d'Italia: entusiasmante, vissuta col contagocce dall'inizio alla fine, pronta a declamare un re che invece siederà sul trono del giro d'Italia con la cronometro in quel di Milano. Per noi Veneti è importante si l'ordine di arrivo, l'acclamazione sportiva del vincitore, ma anche l'esserci, il partecipare ci rende fieri di un territorio che riesce ancora a stupirci non solo quando c'è agonismo in ballo ma anche quando c'è l'organizzazione e la laboriosità a servizio della visibilità della nostra regione. Ma come utilizzare la visibilità del giro per la causa veneta?

Bandiera di S. Marco al Giro d'ItaliaL'idea nasce al solito da, pochi ma boni, si conosce l'itinerario e si decide per quello che più ci rappresenta: nessuna sigla sindacale, nessun partito politico, solo il vessillo del Leone Marciano col libro aperto (segno di pace), la riaffermazione che c'è un Popolo Veneto che ha il sacrosanto diritto alla propria autodeterminazione.Ecco allora che da Pordenone arriviamo a Conegliano, in un tour fra filari di vini autoctoni e splendidi declivi collinari assieme alle bandiere venete a Feltre fino alla spettacolare salita di 24 km del Monte Grappa e poi su ancora a Foza, dove in un continuo sventolio di un migliaio di bandierine da bici ed un centinaio di bandiere "regular" si stagliano 2 maestose gigantografie del Leone, una di 250 mq ed un'altra di 350 mq, impossibili anche per gli operatori rai da evitare di riprendere, anche perché ricordiamo che il giro non è una diretta ma una differita di circa 5 minuti. (Tutte le bandiere fra l'altro sono posizionate in modo da non dare alcun fastidio ai corridori).
Alla fine poco importa se non ci sia stato già un designato vincente del giro: quel che conta è che in questa occasione si sia riusciti a dare visibilità alla Causa Veneta anche attraverso il lavoro certosino di un piccolo gruppo coeso di persone; d'altro canto non erano in 12 e cambiarono il mondo?
W San Marco
I Veneti di buona volontà

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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