Igiene ambientale, Cgil, Cisl e Uil Vicenza: buona partecipazione alle assemblee, lavoratori preoccupati per situazione in chiaro/scuro
Giovedi 29 Settembre 2016 alle 16:35 | 0 commenti
Le segreteria della Funzione pubblica/igiene ambientale di Cgil, Cisl e Uil Vicenza annunciano in una nota comune che conclusa la fase delle assemblee dei lavoratori dell'Igiene Ambientale Pubblica e Privata occupati nella provincia di Vicenza. Quindici assemblee dove i lavoratori hanno avuto modo di discutere e commentare i contenuti dell'Ipotesi di Accordo e del Protocollo d'Intesa sul rinnovo contrattuale. La sigla del Protocollo in Assoambiente e dell’Ipotesi di Accordo in Utilitalia rappresenta nel suo valore assoluto un punto alto di mediazione contrattuale che, in una fase particolarmente difficile per il Paese e per la contrattazione nazionale, munisce i lavoratori di tutele aggiuntive fondamentali per il proprio lavoro e per le condizioni economiche delle loro famiglie.
Nel progetto di un nuovo contratto nazionale si è riusciti a sconfiggere l’idea che si potessero superare per sempre i due CCNL di riferimento del settore applicando altri contratti nazionali notevolmente inferiori nei contenuti economici e normativi e assolutamente non idonei alle attività del nostro lavoro.
La cancellazione di uno degli elementi più duri del “jobs act†relativamente al licenziamento individuale - reintroducendo le garanzie dell’art.18 della legge 300 -, l’obbligo di applicazione dei CCNL Utilitalia o Fise in caso di esternalizzazioni, la previdenza complementare corrisposta obbligatoriamente dalle aziende per tutti i lavoratori oggi non iscritti, il fondo per agevolare il prepensionamento dei lavoratori inidonei, il rafforzamento delle clausole sociali agli articoli 6 e 7, una specifica procedura tra azienda e OO.SS. per determinare i carichi di lavoro anche in prossimità del nuovo orario di lavoro e l’importante miglioramento economico (sopra i valori inflazionistici (inesistenti) e molto sopra la media di altri CCNL nazionali sottoscritti nei settori privati) sono tutti elementi che riconsegnano al settore il “suo†contratto nazionale per il presente ma, soprattutto, per il futuro.
Le scelte fatte danno un grande sostegno alle tante difficoltà economiche e sociali che in molte realtà locali stiamo vivendo, ridanno sostanza contrattuale ai diritti e soprattutto tutele al lavoratore nel suo rapporto lavorativo con l’impresa, indebolito dalle continue modiche legislative. In sintesi i lavoratori hanno compreso che siamo riusciti a mantenere, rafforzandolo, un CCNL unificato in moltissimi elementi centrali, nonostante l’abissale differenza tra le imprese private e le imprese pubbliche (soprattutto “quotateâ€), un contratto industriale che non sancisce differenze salariali e normative per rispondere al “mercato†senza regole. Il CCNL unico, forse, è ancora il valore più forte.
Durante le assemblee abbiamo anche approfondito l’analisi di altri contratti nazionali, sottoscritti anche recentemente e, possiamo di certo dire, che le nostre scelte per il settore rendono alla contrattazione nazionale in generale una dimensione nuova e di prospettiva, necessaria per confermare l’autorità centrale dei contratti nazionali e aggiungere diritti fino a oggi inesistenti.
I risultati delle assemblee ci confortano in quanto i lavoratori hanno compreso la difficoltà del momento e hanno approvato con il 60,45% l'Ipotesi di CCNL UTILITALIA e con il 75,32% il Protocollo d'Intesa FISE-ASSOAMBIENTE.
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