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Ici prima casa, ecco quanto costerà ai veneti la riforma

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 3 Dicembre 2011 alle 11:54 | 0 commenti

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Federico Caner, Paolo Tosato, Lega Nord  -  A Padova e Verona le famiglie più colpite. Tagliato drasticamente il Fondo perequativo federalista. Caner e Tosato: "effetti devastanti anche per i comuni". "Il Governo Monti, come per le pensioni di anzianità, penalizza il Nord che lavora e risparmia".
“La reintroduzione dell’ICI sulla prima casa, che il Governo si appresta a varare lunedì, costerà ai veneti 281,1 milioni di euro l’anno, pari a 187 di media a famiglia. Con una ipotetica rivalutazione catastale al 15%, l’esborso salirà a 308,5 milioni di euro (205 a famiglia), al 20%, si parla di 322 milioni (214 per nucleo).

Devastanti conseguenze avrà questa riforma, inoltre, per i nostri Comuni, specialmente per quelli più piccoli. I dati purtroppo confermano che la manovra al varo dell’Esecutivo sarà un salasso per famiglie ed Enti pubblici. Il peggior regalo di Natale per i veneti che, risparmiando in una vita di lavoro, hanno investito sull’acquisto di un immobile”.

Il capogruppo leghista Federico Caner e il vicecapogruppo Paolo Tosato rendono noto uno studio di Plancia, strumento di management politico, su dati ufficiali, che di fatto anticipa gli esiti della reintroduzione dell’ICI ormai certa tra i provvedimenti del Governo, in discussione lunedì a Palazzo Chigi. “L’imposta, abolita nel 2008 all’interno della Legge-delega sul Federalismo fiscale e quindi sul decreto attuativo sul Federalismo municipale, andrà a colpire indiscriminatamente tutti i cittadini dal nuovo anno, accompagnata da una rivalutazione delle rendite catastali. E i costi per le famiglie saranno immediati”.

Il ripristino dell’ICI “storica” (computata sulle risorse erogate nel 2010 da Ministero dell’Interno ai Comuni a titolo di rimborso dell’abolizione sull’abitazione principale) sull’abitazione principale colpirà particolarmente le famiglie della provincia di Padova (tra 249 e 285 euro a nucleo), a causa di valori immobiliari maggiori e aliquote medie tendenzialmente più elevate. “A seguire, con un aggravio tra i 200 e i 228 euro, le famiglie di Verona – dichiara il veronese Tosato -. Meno pesanti i riflessi per i Bellunesi, con rincari tra i 122 e i 139 euro. Ma i nuclei più tassati saranno quelli residenti in città da oltre 30.000 abitanti (aumenti variabili tra 224 e 257), mentre effetti più contenuti si registrerebbero nei Comuni con meno di 5.000 abitanti (tra 154 e 176 euro)”.

Notizie negative, leggendo i dati, si avrebbero però per gli Enti locali: “La reintroduzione dell’ICI sulla prima casa – spiega Tosato - viola uno dei decreti attuativi del Federalismo: per ripristinare l’imposta, infatti, dovranno essere toccati i testi della legge, alterando gli equilibri e gli assetti normativi e finanziari stabiliti dalla riforma. Purtroppo accadrà che le famiglie pagheranno maggiori tasse locali ma i Comuni non potranno beneficiarne”.

Questo perché, per far quadrare i conti, lo Stato taglierà il neonato Fondo sperimentale di riequilibrio di un importo pari al gettito complessivo derivante dal ripristino dell’ICI sulla prima casa. Il Fondo, che per il 2011 era pari a 8,4 miliardi di euro, per il 2012 verrà tagliato di almeno 3 miliardi, scendendo a poco più di 5 miliardi di euro. “E a risentirne – dichiarano Caner e Tosato - potrebbero essere soprattutto i piccoli Comuni, i municipi delle realtà meno sviluppate e i centri di montagna, ovvero gli enti che più hanno bisogno dell’intervento perequativo del Fondo previsto dal decreto sul federalismo municipale. Inoltre, bisognerà vigilare affinché la riduzione delle risorse del Fondo per ciascun Comune avvenga in misura pari al gettito dell’ICI reintrodotta, al fine di evitare che alcuni Comuni perdano delle risorse ed altri invece ne abbiano in più. In ogni modo, dovranno tagliare servizi alle famiglie, che risulteranno così penalizzate due volte”.

Nello studio del Gruppo leghista, il numero di famiglie che vivono in abitazione di proprietà è stato stimato tenendo conto che al Nord i nuclei titolari di prima casa sono circa il 75% del totale delle famiglie (fonte ISTAT). Secondo tali stime, in Veneto le famiglie proprietarie della casa in cui vivono sono 1,5 milioni su un totale di 2 milioni di famiglie residenti: “E’ chiaro perciò che il ripristino dell’ICI, così come l’innalzamento della soglia massima per le pensioni di anzianità, penalizza soprattutto il Nord e si pone come misura anti-federalista. Motivo per cui la Lega, non può approvare le nuove tasse introdotte dall’esecutivo Monti e una politica centralista, verso cui non ci resta che fare opposizione nell’interesse della nostra gente”.

Si allega tabella con effetti dell’ICI sul Veneto

Leggi tutti gli articoli su: ICI, Federico Caner, Paolo Tosato, Mario Monti

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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